Il 21 ottobre scorso è stato assegnato alla 1ª Commissione Affari Costituzionali del Senato, in sede referente, il disegno di legge costituzionale, di iniziativagovernativa, A.S. n. 2544-D recante “Modifiche alla Parte seconda della Costituzione”. Il provvedimento era stato approvato in seconda deliberazione dall’Aula della Camera dei Deputatinella seduta del 20 ottobre 2005.
Questo, in estrema sintesi, il disegno di legge.
Istituisce il Senato federale della Repubblica, quale Camera rappresentativa degli interessi del territorio e delle comunità locali.
Riduce il numero complessivo dei parlamentari (518 alla Camera dei Deputati, 252 al Senato federale).
Snellisce l’iter di approvazione delle leggi. Rimodula l’assetto delle attuali competenze legislative: da un lato, ritornano allo Stato alcune materie difficilmente frazionabili; dall’altro lato, si valorizza il ruolo delle
autonomie regionali, attraverso l’attribuzione di competenze esclusive attinenti alla sanità , alla scuola ed alla sicurezza pubblica (devolution).
Modifica le modalità di elezione e le funzioni del Presidente della Repubblica, quale supremo garante della Costituzione. Introduce in Costituzione la figura delle Autorità amministrative indipendenti. Rafforza il ruolo delle Regioni speciali nel procedimento di approvazione dei rispettivi statuti. Rafforza il ruolo dell’Esecutivo, sia attraverso l’indicazione diretta del Primo ministro da parte del corpo elettorale, sia attraverso il ruolo che questi assume all’interno del Consiglio dei Ministri, sia all’interno del procedimento legislativo. Rende sempre possibile il ricorso al referendum sulle leggi costituzionali.
Reca un’articolata fase transitoria, per assicurare la gradualità nel passaggio dall’attuale al nuovo sistema.
Fonte: Governo.it