Il Convegno è organizzato dalla Provincia di Bergamo, Settori Politiche Sociali e Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività Produttive, in collaborazione con il Comune di Bergamo.
L’attività di cura delle donne straniere rappresenta indubbiamente una
risorsa le cui dimensioni, i limiti e le potenzialità non sono ancora ben
chiare nelle loro sfaccettature. E’ emersa la necessità di puntare
l’attenzione su alcuni nodi critici che sono presenti e che, con il loro
peso, se non affrontati, possono mettere a rischio il rispetto dei diritti
delle persone, il loro benessere e interferire negativamente con la qualità
delle prestazioni offerte.
Sono in primo luogo le famiglie a sentire il bisogno, in momenti di
particolare necessità , di garanzie e di vicinanza. Sottolineare il valore
del lavoro di cura domiciliare come risorsa anche per la comunità , può
rappresentare un primo passo importante per continuare a mantenere
desiderabile un lavoro, altrimenti destinato, anche per il suo carico di
molte fatiche, a dequalificarsi e a diventare una scelta di ripiego.
Con questo momento pubblico di riflessione si intende avviare un
processo che permetta di sollecitare l’attenzione e l’impegno dei cittadini
e delle istituzioni, per fare incontrare interessi e collaborazioni, scambi
e partecipazioni tra tutti coloro che possono essere opportunità o risorsa.
Il convegno rappresenta anche il momento di chiusura del percorso
formativo per “Operatori delle cure domiciliari riservato a donne migranti”
realizzato dalla Provincia di Bergamo, Settori Politiche Sociali e
Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività Produttive, su iniziativa del
Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo e della Commissione Pari
Opportunità della Provincia di Bergamo, in collaborazione con Api Colf e
altri soggetti.
Fonte: Segnalazione