L’invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati non puo’ che tradursi nell’allungamento della vita lavorativa, questo il monito lanciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in un rapporto presentato oggi a Bruxelles.
Le stime dell’Ocse, organizzazione che raggruppa 30 paesi, indicano che senza riforme nel settore del lavoro, la crescita del Pil dei paesi piu’ ricchi potrebbe calare fino all’1,7% per anno nei prossimi tre decenni (30% in meno rispetto al tasso registrato tra il 1970 e il 2000). Inoltre gli anziani in pensione diventeranno sette ogni 10 lavoratori entro il 2050, quasi il doppio del rapporto calcolato nel 2000, che e’ di 3,8 su 10. Di fronte a questi numeri l’Ocse promuove le politiche che favoriscano la permanenza al lavoro per le persone meno giovani e raccomanda ai datori di lavoro di porre fine alla discriminazione sulla base dell’eta’ nelle assunzioni dei lavoratori e di adeguare le pratiche e gli ambienti di servizio ad una forza lavoro meno giovane.
Articolo tratto da AGE