Secondo uno studio del King’s Fund, le riforme previste dal governo britannico potrebbero costringere nove volte più pazienti del previsto a sottoporsi a trattamenti obbligatori per la salute mentale. La bozza di legge del Mental Health Bill prevede l’obbligo di ricovero negli istituti psichiatrici dei pazienti più pericolosi.
Lo studio afferma che entro 15 anni i pazienti soggetti a questi ordini potrebbero essere 13.000, contro la stima del governo di 1.450. Secondo un portavoce del dipartimento della sanità , tuttavia, lo studio sarebbe viziato da errori e produrrebbe stime non corrette.
La legge è stata presentata nel 2002 dopo il clamore suscitato dal caso di Michael Stone, che nel 1996 uccise una donna e sua figlia con un martello dopo essersi visto rifiutare il ricovero in un ospedale psichiatrico. La legge precedente, il Mental Health Act del 1983, affermava che i pazienti potevano essere ricoverati solo se la loro condizione era curabile. La nuova legge, che aveva ricevuto un numero di obiezioni senza precedenti (circa 2000) quando era stata presentata, propone invece di consentire la cura forzata dei pazienti allo scopo di proteggere il pubblico.
Molti esperti di salute mentale, e un rapporto congiunto della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni, hanno lanciato un allarme: la legge potrebbe rendere troppo facile ricoverare un paziente contro la sua volontà , persino quelli con disturbi della personalità relativamente lievi. Secondo il King’s Fund, rischia di esserci un graduale ma costante incremento dell’utilizzo di cure forzate almeno nel corso del prossimo decennio. “Riteniamo – aggiunge Richard Brook, dell’organizzazione Mind – che la legge possa indurre paura e timore del trattamento obbligatorio in molte persone con problemi psichici, dissuadendole dal cercare quell’aiuto di cui avrebbero disperatamente bisogno”.
Fonte: Corriere.it