La telemedicina si evolve e diventa una nuova frontiera nel controllo delle malattie di cuore. Al congresso della società Europea di cardiologia, in corso a Stoccolma se ne parla, e molto. Il tedesco Stefan Sack dell’Università di Essen ha ideato un cardio-cellulare con due pulsanti, uno per la chiamata di emergenza e uno per trasmettere l’elettrocardiogramma (Ecg): quando il paziente sospetta un attacco cardiaco, preme il primo pulsante e si collega con un centro di riferimento. Uno specialista si farà raccontare i sintomi, mentre riceve in tempo reale l’Ecg che il cellulare registra attraverso quattro elettrodi da mettere sul torace. Il secondo pulsante serve per l’invio del tracciato. Cosàì lo specialista potrà «leggere» la presenza di alterazioni da infarto o di aritmie e chiedere un intervento immediato all’ambulanza, se è il caso: il sistema satellitare del cellulare è in grado anche di rilevare l’esatta posizione della persona che ha bisogno di aiuto. Cosàì si accorcia quel ritardo, prima dell’arrivo in ospedale, che a qualche persona costa la vita. Anche in Italia la Telecom ha in progetto di studiare sistemi analoghi che permettono diagnosi in tempo reale nei pazienti a rischio cardiovascolare o il controllo dei malati che hanno avuto un infarto.
Articolo tratto da Corriere.it