Saturday, November 23, 2024

Con l’obiettivo di far conoscere meglio questa malattia e per favorire la prevenzione il prossimo 20 ottobre si celebrerà  la Giornata Mondiale contro l’osteoporosi. Il tema di quest’anno sarà  l’attività  sportiva e proprio lo sport più amato dagli italiani, il calcio, domenica 11 ottobre si farà  portavoce del messaggio in favore della prevenzione con striscioni e slogan.

Ma cos’è l’osteoporosi? Si tratta di una patologia subdola che non presenta dolore o sintomi fino a quando non si è sviluppata. In genere si manifesta dopo i cinquant’anni ed è caratterizzata da una diminuzione della densità  delle ossa e da alterazioni nella struttura ossea. Il risultato è un dolore che cresce con il tempo, una difficoltà  crescente di camminare e muoversi e soprattutto una fragilità  ossea che aumenta il rischio di fratture.
La principale causa dell’osteoporosi è una predisposizione genetica, ma molto si può fare per prevenire la malattia o ritardarne lo sviluppo soprattutto con una corretta alimentazione (ricca di minerali e calcio), una frequente esposizione ai raggi solari (che garantiscono un buon livello di vitamina D), una sana e regolare attività  fisica e frequenti controlli per misurare la densità  minerale ossea.

Una serie di accorgimenti troppo spesso sottovalutati soprattutto da giovani e anziani. Una recente indagine condotta presso il Dipartimento di Fisiopatologia dell’Università  di Firenze dall’endocrinologa Maria Luisa Brandi ha confermato questo trend: meno della metà  degli studenti beve il latte a colazione e solo il 5,3% pensa a sostituirlo con lo yogurt; tra gli anziani, poi, non sembra andare meglio visto che assumono solo il 60% della quantità  di calcio necessaria ogni giorno (almeno 1000 milligrammi).

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