La Lombardia si conferma la regione del Nord con l’ammontare di spesa media piu’ elevato: 2.800 euro, oltre mille euro in piu’ rispetto a quello delle famiglie siciliane, che toccano il valore piu’ basso (1.677 euro). E’ quanto emerge dall’indagine che l’Istat ha diffuso questa mattina sui consumi delle famiglie italiane nel 2004.
In generale, nelle regioni del Mezzogiorno, dove mediamente le famiglie sono piu’ ampie, l’acquisto di generi alimentari e bevande assorbe oltre un quinto della spesa totale (dal 20,6% della Sardegna al 25,7% della Campania); nel resto del paese solo in Liguria e nelle Marche, data anche la consistente presenza di anziani nella prima e di famiglie numerose nella seconda, si raggiunge un valore prossimo o superiore al 20%. Le famiglie residenti nelle regioni meridionali riservano ad abbigliamento e calzature, spese fortemente connesse al numero di componenti, quote piu’ elevate rispetto al resto del Paese. Le spese per l’abitazione incidono di piu’ sulla spesa delle famiglie settentrionali, ma e’ in Toscana che esse raggiungono la percentuale massima (29,9%).
Nel Mezzogiorno, il valore risulta generalmente piu’ contenuto ed e’ minimo per le famiglie calabresi che vi destinano solo un quinto della loro spesa totale. La spesa per combustibili ed energia non presenta rilevanti differenze a livello regionale: oscilla tra il 4,1% della Campania e della Lombardia e il 5,9% della Basilicata. Sensibili differenze nelle spese destinate a servizi sanitari e salute derivano anche dall’autonomia delle singole regioni nella regolamentazione del settore. La Basilicata e’ la regione con la quota di spesa per sanita’ piu’ alta (5,2%), segue il Trentino Alto Adige con il 4,8%. Le quote piu’ basse si osservano tra le famiglie campane e tra quelle residenti nel Lazio.
Fonte: Asca