Un programma integrato e l’istituzione di un fondo per il sostegno ai soggetti non autosufficienti. Si tratta di un progetto promosso dalla Provincia, che ha accolto la richiesta dei sindacati, per estendere a tutto il territorio l’esperienza maturata in partenza nella zona socio-sanitaria delle Colline Metallifere: vale a dire il sostegno economico per le famiglie che scelgono l’assistenza domiciliare indiretta, ricorrendo cioè a collaboratori familiari o badanti (regolarizzati), in alternativa al ricovero in strutture protette, per i propri cari non autosufficienti. Per gli anziani e i disabili, infatti, questo sistema si sta estendendo e si ricorre sempre meno alla soluzione del ricovero.
Pochi giorni fa è stato firmato l’accordo di programma che avvia in forma definitiva, per tutto il territorio provinciale, questo progetto di area vasta denominato “Istituzione fondo finalizzato al sostegno di soggetti in condizione di non autosufficienza”.
L’accordo è stato sottoscritto dalla Provincia (rappresentata dall’assessore Anna Nativi), la Zona socio-sanitaria delle Colline dell’Albegna (rappresentata dal presidente dell’articolazione zonale, Rossano Galli), la Zona socio-sanitaria Grossetana (rappresentata dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Grosseto, Fulvia Perillo), le Società della Salute della zona Colline Metallifere (rappresentata dal presidente Luciano Fedeli) e Amiata (rappresentata dal presidente Franco Ulivieri), l’Azienda Asl 9 di Grosseto (rappresentata dalla responsabile dei Servizi Sociali, Anna Martini).
Nel futuro di questo progetto la Provincia ha ipotizzato l’istituzione di un albo per badanti e collaboratori familiari, un vero e proprio data base gestito dal Centro per l’Impiego, con i dati anagrafici delle persone, regolarizzate e con i requisiti per svolgere questo lavoro, cui le famiglie possono fare riferimento al momento del bisogno.
Per quanto riguarda le modalità di attuazione del protocollo, la Provincia ha un ruolo di coordinamento, i Comuni partecipano mettendo a disposizione le risorse finanziarie, le organizzazioni sindacali si impegneranno a sostenere le famiglie nel percorso di accesso ai contributi, mentre la Asl si occupa della valutazione del livello di non autosufficienza.
Intanto è stato istituito un fondo di 200 mila euro (150 mila finanziati dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena e 50 mila dalla Provincia) ai quali si aggiungeranno ulteriori 200 mila, per un totale di 400 mila euro, dalle zone socio-sanitarie o dai singoli Comuni. La condizione per partecipare al progetto è, infatti, la compartecipazione al finanziamento del fondo per il 50 per cento. Il progetto permetterà di erogare un contributo massimo di 516 euro a famiglia, per almeno 800 famiglie, vincolato alla condizione economica determinata dall’Indicatore Situazione Economica Equivalente (Isee).
Fonte: Provincia Grosseto.it