Anno 2030, l’Italia che verrà . Un paese in cui gli anziani vivranno meglio (e lavoreranno) grazie alla tecnologia, la famiglia sarà molto più solidale di quella odierna, i principi e i valori della nostra società vivranno un profondo e continuo cambiamento. Una società che si trasformerà rapidamente e il cambiamento sarà trainato dalle donne, vero motore dello sviluppo sociale futuro.
Le previsioni sull’avvenire italiano arrivano da un panel di quindici esperti del mondo della cultura, della politica, dell’arte e dell’economia. Il quadro dell’Italia che verrà è stato tracciato in una serie di interviste confluite nello studio “Il tempo è dalla nostra parte, scenari per l’Italia al 2030″, curato dai ricercatori dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr. Per realizzarlo, gli esperti hanno dialogato a distanza, facendo emergere quelli che saranno gli obiettivi prioritari di politica sociale per i prossimi decenni: gli anziani, il loro inserimento sociale e la loro cura, la famiglia, la fecondità e i ruoli dell’uomo e della donna.
Le priorità dell’avvenire. Una sezione della ricerca, denominata “questioni controverse”, si sofferma poi su alcuni temi che caratterizzano il dibattito politico-sociale di oggi. Dal “referendum” tra gli esperti sono derivati sette punti che saranno determinanti nella società del 2030. In ordine di priorità , è risultato fondamentale consentire il passaggio graduale e volontario dall’attività lavorativa alla pensione. La flessibilità in uscita, con i necessari sostegni alle famiglie, rappresenta dunque la questione più urgente.
Molta attenzione è stata posta anche ai limiti sulle nuove scoperte scientifiche in campo biogenetico, con il divieto alla clonazione umana, ma anche il ricorso all’eutanasia e il consenso all’aborto come diritto e non come reato. Fra le sette normative urgenti, compaiono anche le misure per il terzo settore, il no profit e in generale il volontariato. Tra le misure di welfare, poi, vengono segnalati il reddito minimo garantito e il sostegno alle coppie con più figli.
Fonte: Repubblica.it