Mentre continua in tutta Italia l’emergenza sfratti, acuita dalla scadenza dell’ultima proroga dopo il 31 marzo 2005, dalla Camera arriva il primo sàì al decreto legge che dovrebbe fronteggiarla. Ma l’iter rischia di essere più lungo del previsto, e permane l’incertezza sull’entità dei contributi alle fasce sociali svantaggiate.
Con 201 voti favorevoli e 144 contrari, Montecitorio ha approvato il dl sui contributi destinati a chi dovrà stipulare un nuovo contratto. La contribuzione, però, assume nel decreto una forma ben diversa da quanto aveva previsto inizialmente il governo. E’ infatti passato per un soffio, 194 voti contro 193, l’emendamento dell’opposizione firmato da Pietro Folena (Rifondazione comunista) che incrementa notevolmente, rispetto al disegno iniziale, l’entità della cifra erogata a determinate categorie di sfrattati come contributo alla stipulazione del nuovo contratto d’affitto. Invece dei 10mila euro proposti dalla maggioranza, si passa a 6mila all’anno per tre anni: 18mila euro quindi, quasi il doppio. A beneficiarne, dovrebbero essere i nuclei familiari con almeno un anziano sopra i 65 anni o un disabile, privi di abitazione alternativa e di reddito sufficiente ad affittarne una, e risiedere nell’hinterland di una delle 14 principali città italiane.
Fonte: TuoQuotidiano