L’amministrazione comunale modenese ha siglato il nuovo protocollo d’intesa con le associazioni della proprietà edilizia (APE, ASPPI e UPPI), le confederazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL), le organizzazioni sindacali degli inquilini (SICET, SUNIA e UNIAT) e dei pensionati (CGIL – SPI, CISL – FNP, UIL – UILP). Nelle prossime settimane ci sarà il voto del Consiglio comunale e sarà definito il regolamento sul funzionamento dell’agenzia e i criteri di assegnazione degli alloggi.
L’Agenzia per la casa servirà da tramite tra l’offerta e la domanda di alloggi: la partecipazione del Comune di Modena servirà a fornire ai proprietari quelle garanzie che gli inquilini non sarebbero in grado di dare autonomamente, con un fondo di garanzia inizialmente fissato in 50.000 euro.”Sarà il Comune di Modena”, spiega l’assessore alle Politiche abitative Francesca Maletti “a stipulare direttamente con i proprietari contratti a canone agevolato. Grazie a una clausola di sub-affitto, gli appartamenti saranno poi messi a disposizione, a canone concordato, a famiglie di lavoratori dipendenti o anziani per i quali l’affitto rappresenti oltre il 30% del reddito.
Il Comune garantisce ai proprietari privati il pagamento del canone e il rilascio dell’appartamento in buone condizioni alla scadenza del contratto. Nei confronti degli inquilini”, continua l’assessore “l’impegno dell’Agenzia è dare in uso gli alloggi a canone agevolato e assisterli nella ricerca di un nuovo appartamento qualora non fosse possibile rinnovare i contratti in scadenza”. Per i proprietari sono anche previste agevolazioni fiscali quali l’azzeramento dell’Ici, la riduzione del 30% del reddito derivante dall’affitto ai fini Irpef e Irpeg e la riduzione dell’imposta di registro calcolata sul 70% del canone annuo di locazione. “Garanzie e agevolazioni fiscali saranno un valido incentivo perchà© i proprietari di alloggi sfitti li rimettano sul mercato”, conclude l’assessore Maletti, “mentre la presenza di un maggior numero di appartamenti disponibili a canone agevolato favorirà il generale contenimento degli affitti”. Tra i requisiti per gli inquilini ci sono la residenza o l’attività lavorativa nel Comune di Modena e il regolare permesso di soggiorno per i cittadini stranieri. Non potrà accedere ai servizi dell’agenzia chi è proprietario di alloggi nel territorio provinciale.
La priorità nell’assegnazione andrà alle famiglie con sfratto esecutivo, con figli minori, con tutti i componenti anziani oltre i 65 anni, con componenti disabili o invalidi e alle famiglie di nuova formazione. La sperimentazione dell’Agenzia per la casa e la sua efficacia nel ridurre il numero degli alloggi sfitti, aumentare il numero di quelli a canone concordato e conseguire la gestione di alloggi destinati all’affitto nelle aree Peep sarà verificata dopo un anno con i firmatari dell’accordo.
Fonte: Help Consumatori