Agendo sull’ipotalamo, la luce solare influisce sulla produzione di ormoni come la serotonina e la melatonina. Ormoni che sono direttamente coinvolti nella modulazione delle sensazioni di benessere e, quindi, dell’umore.
Per questo, oltre che per l’importante funzione protettiva nei confronti delle ossa ed in particolare dell’osteoporosi, il sole è molto utile nelle fasce d’età meno verdi.
Altro vantaggio della vacanza marina: la possibilità di fare movimento, con benefici sia per la respirazione, sia per la circolazione. Anche le persone non più giovani, però, sotto il sole devono osservare qualche norma precauzionale in più.
“Il sebo, che è il film protettivo della pelle, nella terza età tende gradualmente a ridursi, facendo percepire, sotto il sole, anche un fastidioso senso di pizzicore sulla pelle. Inoltre, il sistema di termoregolazione, pian piano, perde in efficienza: dunque, come per i bambini, massima attenzione nell’esposizione, per evitare scottature, eritemi e colpi di calore. Inoltre, l’effetto cumulativo del sole tende a manifestare con più evidenza problemi di ispessimento cutaneo e macchie senili”, fa notare il professor Gelmetti.
Le norme che bisogna seguire? Quelle del buon senso: esposizione nelle prime ore del mattino e del tardo pomeriggio, protezioni alte e altissime sulle zone più delicate e a rischio di macchie senili.
Fonte: Repubblica – Salute