Saturday, November 23, 2024

Il Giappone è un paese che invecchia. Gli scienziati del Sol Levante hanno calcolato che entro due o tre decenni, una fetta cospicua dei suoi abitanti avrà  inesorabilmente superato la soglia dei 65 anni. E il problema che si pone è interamente di tipo assistenzialistico. Chi si occuperà  infatti di questi pensionati? Chi gli cucinerà , ricorderà  loro di prendere le medicine, laverà  e accompagnerà  a fare una passeggiata? Escludendo i parenti giovani che, statistiche alla mano, diverranno un genere assai scarso, e i lavoratori stranieri, che, a causa della chiusura al limite della xenofobia del Giappone, non sono neppure minimamente considerati, per una possibile soluzione non restano che le macchine.

Ecco spiegato il motivo che da alcuni anni sottende allo sviluppo e alla creazione di umanoidi di ogni sorta. L’obiettivo palesemente dichiarato è il perfetto robotbadante.

ApriAttenda, per esempio, fa parte dei “life support partner” recentemente presentati dalla Toshiba. La particolarità  di questo robot è la capacità  di accompagnare le persone dopo averle identificate, grazie a dei sensori visivi collegati ad un sistema ad alta velocità  di cattura e disamina delle immagini. Una volta identificato l’umano, ApriAttenda è in grado di calcolarne la distanza e il movimento e di distinguerlo se inserito in un gruppo di altre persone. E se proprio non riesce più a trovarlo, semplicemente inizia a chiamarlo per nome.

Fonte: Repubblica.it