Da Milano a Roma, Napoli, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Aviano. L’Associazione, che è stata il motore principale della ricerca italiana sul cancro, ha erogato, in 40 anni di attività , 740 milioni di euro, che hanno permesso di finanziare 7.300 progetti di ricerca e 5.330 borse di studio per giovani ricercatori.
Tre i risultati storici ottenuti. Il primo è il grande progresso della guaribilità dei tumori, aumentata dal 20-30% al 50-60% per i quattro big killer, il tumore al seno, il tumore al polmone, il tumore della prostata e il tumore del colon. Il secondo è la scomparsa quasi totale della mortalità per almeno quattro tumori: le leucemie infantili, il linfoma di Hodgkin, il tumore del collo dell’utero e il tumore del testicolo. Il terzo è il miglioramento della qualità della vita dei pazienti, grazie al controllo del dolore, anche negli stadi più avanzati della malattia e alla fine delle mutilazioni.
Quattro, invece, gli obbiettivi sui quali l’Airc intende concentrare i propri sforzi per il futuro. Prima di tutto far progredire l’arma più potente per sconfiggere il cancro: i test per la diagnosi precoce. Poi sviluppare la personalizzazione delle terapie, grazie alle tecniche postgenomiche. In terzo luogo la ricerca di nuovi farmaci, più potenti e meno tossici. Infine la ricerca sulle cellule staminali dei tumori (nulla a che vedere con quelle che creano problemi etici), che sono il serbatoio dal quale il cancro si approvvigiona. Essere capaci di intervenire su questo serbatoio potrebbe rappresentare la svolta finale per la soluzione globale del problema cancro.
Fonte: Anziani.it