Saturday, November 23, 2024

Un monitoraggio continuo dalle case di anziani, disabili o pazienti di malattie croniche, per evitare il ricovero in una casa di cura, consentendo loro di rimanere in famiglia. E’ stato progettato dalla Università  nazionale coreana di Hankyong dal prof. Yong Tae-Kim. I dati medici del paziente o biosegnali, raccolti con sensori applicati sulle zone del corpo di interesse, vengono automaticamente processati in un palmare, a cui l’intero sistema è collegato, che trasmette a sua volta le informazioni via web usando una rete senza fili) da casa direttamente all’ospedale o al medico curante. L’eventuale emergenza viene segnalato via sms tramite un sistema di telefonia collegato. Lo stato di salute è quindi continuamente monitorato e quindi è possibile prevenire o intervenire in tempo.

E’ uno degli esempi più avanzati, e probabilmente utili, di robotica applicata alla cura e l’assistenza degli anziani. Il prototipo, presentato a Sidney al convegno del Korea Advanced Institute of Science and technology e dell’australiana University of New South Wales, è gia in sperimentazione in alcuni ospedali coreani.

Piu vicino a noi europei è invece Doc@home, un altro sistema di robotica (in un progetto finanziato dal sesto programma quadro dell’Ue) ma che dovrebbe essere disponibile per tutti nel 2007. E’ un dispositivo portatile in grado, ad esempio, di misurare la pressione, controllare il battito cardiaco e l’aritmia, la glicemia, che avvisa anche di prendere una medicina o fornisce la dieta personalizzata giorno per giorno sulla base delle condizioni di salute rilevate. Al progetto partecipa un consorzio estone-britannico di sette enti, tra aziende di tecnologia informatica e ospedaliere, come la Tartu University Clinics, della capitale estone Tallinn. Anche Doc@home si basa sulla tecnologia bluetooth senza fili e l’Umts per la condivisione di immagini in tempo reale attraverso una connessione web Gprs.

L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di ridurre i costi dell’assistenza agli anziani semiautonomi, residenti nelle case di cura. I dati medici rilevati vengono trasmessi dal dispositivo, simile a un computer palmare, a un server remoto dal quale possono essere scaricati in tempo reale da medici e ospedalieri. E’ un aiuto importante, non solo per i pazienti, ma anche e soprattutto per i familiari che li assistono. La tecnologia wireless e la biosensoristica sono oggi un binomio importante nel campo della robotica applicata alla cura e all’assistenza di pazienti cronici o anziani.

Fonte: Repubblica – Salute