Saturday, November 23, 2024

Parteciperanno diversi capi di stato e di governo, altezze reali, autorità  civili, delegazioni internazionali.

Il collegio cardinalizio celebrerà  i Novendiali, le solenni esequie del Papa che durano nove giorni consecutivi, secondo il Codice di diritto canonico. Successivamente, il 18 aprile, il Conclave si riunirà  per eleggere il nuovo Pontefice.

Il messaggio più grande che il pontificato di Giovanni Paolo II ci lascia è la necessità  di rispettare le persone anziane ed ammalate, che in quanto deboli, sono i prediletti del Signore.

La Redazione di Inform@nziani vuole ricordare il Santo Padre attraverso il passo del Messaggio per la quaresima 2005, un testo di quattro pagine in cui il pontefice medita sul senso della vecchiaia e sul ruolo degli anziani nella società .

“E’ Lui la tua vita e la tua longevità ”

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Ogni anno la Quaresima ci si propone come tempo propizio per intensificare la preghiera e la penitenza, aprendo il cuore alla docile accoglienza della volontà  divina. In essa ci è indicato un itinerario spirituale che ci prepara a rivivere il grande mistero della morte e risurrezione di Cristo, soprattutto mediante l’ascolto più assiduo della Parola di Dio e la pratica più generosa della mortificazione, grazie alla quale poter venire più largamente in aiuto del prossimo bisognoso.

E’ mio desiderio proporre quest’anno alla vostra attenzione, carissimi Fratelli e Sorelle, un tema quanto mai attuale, ben illustrato dai seguenti versetti del Deuteronomio: “E’ Lui la tua vita e la tua longevità ” (30,20). Sono parole che Mosè rivolge al popolo per invitarlo a stringere alleanza con Jahvè nel paese di Moab, “perchà© viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui” (30, 19-20). La fedeltà  a quest’alleanza divina è per Israele garanzia di futuro, “per poter cosàì abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe” (30,20). Giungere all’età  matura, nella visione biblica, è segno di benedicente benevolenza dell’Altissimo. La longevità  appare cosàì uno speciale dono divino.

Su questo tema vorrei invitare a riflettere durante la Quaresima per approfondire la consapevolezza del ruolo che gli anziani sono chiamati a svolgere nella società  e nella Chiesa, e disporre cosàì l’animo all’amorevole accoglienza che ad essi va sempre riservata. Nell’odierna società , anche grazie al contributo della scienza e della medicina, si assiste a un allungamento della vita umana e a un conseguente incremento del numero degli anziani. Ciò postula un’ attenzione più specifica al mondo della cosiddetta “terza” età , per aiutarne i componenti a vivere appieno le loro potenzialità , ponendola al servizio dell’ intera comunità . La cura degli anziani, soprattutto quando attraversano momenti difficili, deve stare a cuore ai fedeli, specialmente nelle Comunità  ecclesiali delle società  occidentali, ove il problema è particolarmente presente.

2. La vita dell’uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase. Il comandamento “Non uccidere!” domanda di rispettarla e promuoverla sempre, dal suo inizio sino al suo naturale tramonto. E’ un comando che vale pure in presenza di malattie, e quando l’indebolimento delle forze riduce l’essere umano nelle sue capacità  di autonomia. Se l’invecchiamento, con i suoi inevitabili condizionamenti, viene accolto serenamente nella luce della fede, può diventare occasione preziosa per meglio comprendere il mistero della Croce, che dà  senso pieno all’umana esistenza.

L’anziano ha bisogno di essere compreso ed aiutato in questa prospettiva. Desidero qui esprimere il mio apprezzamento a quanti si adoperano per venire incontro a queste esigenze ed esorto anche altri volenterosi a voler profittare della Quaresima per recare anche il loro personale contributo. Ciò consentirà  a tanti anziani di non sentirsi un peso per la comunità  e talora perfino per le proprie famiglie, in una situazione di solitudine che li espone alla tentazione della chiusura e dello scoraggiamento.

Occorre far crescere nell’opinione pubblica la consapevolezza che gli anziani costituiscono in ogni caso una risorsa da valorizzare. Vanno, pertanto, potenziati i sostegni economici e le iniziative legislative che permettano loro di non essere esclusi dalla vita sociale. Per la verità , negli ultimi decenni la società  si è fatta più attenta alle loro esigenze, e la medicina ha sviluppato cure palliative che, con un approccio integrale al malato, risultano particolarmente benefiche per i lungodegenti.

3. Il maggior tempo disponibile in questa fase dell’esistenza offre alle persone anziane l’opportunità  di affrontare interrogativi di fondo che forse erano stati trascurati prima a motivo di interessi stringenti o ritenuti comunque prioritari. La consapevolezza della vicinanza del traguardo finale induce l’anziano a concentrarsi su quanto è essenziale, dando importanza a quello che l’usura degli anni non distrugge.

Proprio per questa sua condizione l’anziano può svolgere un suo ruolo nella società . Se è vero che l’uomo vive del retaggio di chi lo ha preceduto e il suo futuro dipende in maniera determinante da come gli sono trasmessi i valori della cultura del popolo a cui appartiene, la saggezza e l’ esperienza degli anziani possono illuminare il suo cammino sulla strada del progresso verso una forma di civiltà  sempre più completa.

Quanto è importante riscoprire questo reciproco arricchimento tra diverse generazioni! La Quaresima, con il suo forte invito alla conversione e alla solidarietà , ci conduce quest’anno a focalizzare queste importanti tematiche che interessano tutti. Cosa succederebbe se il Popolo di Dio si arrendesse a una certa mentalità  corrente che considera quasi inutili questi nostri fratelli e sorelle, quando sono ridotti nelle loro capacità  dai disagi dell’età  o dalla malattia? Come, invece, sarà  diversa la comunità , a partire dalla famiglia, se cercherà  di mantenersi sempre aperta e accogliente nei loro confronti!

4. Carissimi Fratelli e Sorelle, durante la Quaresima, aiutati dalla Parola di Dio, riflettiamo su quanto sia importante che ogni Comunità  accompagni con amorevole comprensione quanti invecchiano. Occorre, inoltre, abituarsi a pensare con fiducia al mistero della morte, perchà© l’incontro definitivo con Dio avvenga in un clima di pace interiore, nella consapevolezza che ad accoglierci è Colui “che ci ha tessuto nel seno materno” (cfr Sal 139,13b) e ci ha voluti “a sua immagine e somiglianza” (cfr Gn l, 26).

Maria, nostra guida nell’itinerario quaresimale, conduca tutti i credenti, specialmente gli anziani, a una conoscenza sempre più profonda di Cristo morto e risorto, che è la ragione ultima della nostra esistenza. Lei, la fedele serva del suo divin Figlio, insieme con i Santi Anna e Gioacchino, interceda per ciascuno di noi “adesso e nell’ ora della nostra morte”.

Giovanni Paolo II