La cecità si può evitare. Almeno in gran parte. “Nel mondo ogni cinque secondi una persona diventa cieca e ogni minuto un bambino perde la vista. Eppure l’80% di circa 50 milioni di persone cieche e dei 135 milioni con menomazioni visive potrebbe vedere con adeguati trattamenti preventivi e curativi. Senza i necessari interventi si prevede che in 15 anni diventeranno 75 milioni i ciechi e 250 milioni gli ipovedenti”.
L’allarmante manifesto di “VISION 2020, The Right To Sight”, campagna internazionale OMS contro la cecità evitabile, parla chiaro: si può e si deve fare ciò che serve per sottrarsi all’incubo del buio. “Nei prossimi 25 anni la popolazione salirà da 6 a 8 miliardi, ci saranno 2 milioni di ciechi in più l’anno.
Per la prima volta però c’è una flessione della cecità nel mondo (8%) con i primi risultati di Vision2020 partita nel ’99 ma l’ipovisione (55%) resta un problema crescente e non c’è spazio per dormire sugli allori”, fanno notare Silvio Paolo Mariotti, Responsabile del Programma Prevenzione Cecità e Sordità dell’OMS, Ginevra e Mario Angi, presidente CBM Italia (Missioni Cristiane per i Ciechi nel Mondo) al 31 Congresso Nazionale Albo Optometristi (AdO) a Ischia in cui Federottica ha annunciato il suo impegno al progetto per la raccolta di fondi tra gli ottici optometristi di tutto il mondo in collaborazione con OMS e IAPB, l’International Agency for the Prevention of Blindness. “Un discorso a lungo termine nei paesi africani e asiatici, si punta creare scuole e centri per formare in loco dei futuri formatori. Nei paesi poveri non ci sono oculisti e occhiali ma stregoni: in tutta l’Etiopia c’è un solo oculista e neanche un optometrista”.
L’80% della cecità evitabile di origine patologica è dovuta a cataratta, tracoma, oncocercosi, cecità infantile: patologie prevenibili e risolvibili se adeguatamente trattate.
“Lo sforzo maggiore è di eliminare la principale causa, l’errore rifrattivo e si combatte con un’azione coordinata della Comunità optometrica mondiale”, afferma a Ischia Scott Brisbin, President World Optometry Foundation, “Vision 2020 è già partita Gli optometristi italiani stanno lavorando molto bene, hanno fatto un buon lavoro in Ghana”.
Fonte: Repubblica Salute