Saturday, November 23, 2024

Una lettera aperta ai candidati Presidenti alle Elezioni Regionali, contenente proposte per il miglioramento delle condizioni abitative e di vita delle persone anziane, è stata sottoscritta da un comitato di quindici associazioni e organizzazioni che si occupano di anziani (Legautonomie, Abitare e Anziani, Federcasa, Consulta casa Anci, Istituto nazionale di urbanistica Inu, Legambiente, Spi, Uilp, Fnp, Sunia, Sicet sindacati inquilini casa e territorio, Uniat unione nazionale inquilini ambiente e territorio, Ancab Legacoop, Federabitazione/confcooperative, Agci abitazione associazione generale cooperative italiane).

I firmatari chiedono ai candidati un impegno concreto per “colmare il vuoto che si è determinato nelle politiche abitative del nostro paese a seguito della cancellazione delle risorse programmate per aumentare l’offerta di alloggi in locazione a canone calmierato destinate alle persone anziane che si trovano in condizioni di disagio e isolamento (legge 21/2001)”.

Alla luce di queste considerazioni chiedono che vengano rifinanziati i 114 progetti del Bando ministeriale “Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000″ già  selezionati dal Ministero delle Infrastrutture; interventi che sono rimasti sulla carta in quanto gli importi previsti dalla legge 21/2001 (circa 350 miliardi delle vecchie lire) non sono stati impegnati nei successivi bilanci dello stato e pertanto sono stati assorbiti dal tesoro in base alle disposizioni del decreto taglia spese dell’ex ministro Tremonti.

Tale obiettivo può essere assicurato da una norma di legge che consenta la reiscrizione nel Bilancio dello Stato delle somme già  stanziate dalla legge 21/2001, eventualmente integrate da risorse regionali, ove gli stanziamenti statali non coprissero totalmente il fabbisogno.

L’offerta di nuove soluzioni abitative costituisce anche un efficace antidoto verso la crescita incontrollata della spesa sociale, inevitabile se si pratica una impropria istituzionalizzazione delle persone anziane. Tra 10 anni gli anziani raggiungeranno il 25% della popolazione italiana. Di qui la necessità  di offrire loro nuove soluzioni abitative, più accessibili e confortevoli, rispondenti, per dimensioni e attrezzature, alle esigenze di chi presenta una ridotta autonomia fisica, psichica o sensoriale.

Fonte: Movimento Difesa del Cittadino