Saturday, November 23, 2024

Dimissioni precoci, difficoltà  di accesso ai farmaci, carenze del territorio, burocrazia. Sono i principali problemi con cui continuano a scontrarsi i malati cronici in Italia, come evidenzia il quinto Rapporto sulle politiche della cronicità  a cura del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici-Cittadinanzattiva, presentato a Roma. Un italiano su tre soffre di una patologia cronica, uno su cinque di almeno due di queste malattie. Eppure, secondo le organizzazioni che rappresentano questi pazienti, le politiche sanitarie del nostro Paese fanno poco per le patologie croniche. Nel dettaglio, oltre il 3% degli italiani è diabetico, il 10% è iperteso, il 6% è colpito da bronchite cronica, quasi il 18% da artrosi o artrite, il 5% da osteoporosi, il 4% da malattie cardiache, quasi il 7% da patologie allergiche, il 4% da malattie nervose. E ancora, tre italiani su 100 soffrono di ulcera gastrica o duodenale, mentre 600.000 sono i malati di Alzheimer, 39.000 i nefropatici, 50.000 i pazienti con sclerosi multipla, quasi 2.800.000 i disabili. “Per il quinto anno consecutivo – afferma Franco Tempesta, presidente del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici – presentiamo al Paese una fotografia delle principali questioni e problemi del mondo delle cronicità ”. Problemi che reclamano interventi in tempi certi. Per le associazioni, infatti, “restano inaffrontate una serie di priorità : frammentazione dei percorsi assistenziali, carenze del territorio, tutela delle fasce deboli, disservizi e inefficienze del sistema, soprattutto al Sud. Questo obbliga i cittadini a spostarsi”. Insomma, sottolinea il rapporto, in sanità  si può ancora parlare di ‘questione meridionale’. Le associazioni di tutela dei malati cronici chiedono maggiore attenzione alla prevenzione e alla riabilitazione, distribuzione capillare di centri di riferimento specialistici per patologia, riconoscimento del diritto all’esenzione per quelle malattie croniche che non lo hanno ancora ottenuto, completa rimborsabilità  di tutti i farmaci, revisione dei criteri per il riconoscimento della invalidità  e della indennità  di accompagnamento.

Fonte: Adnkronos Salute