La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sui modi di rendere quanto più ampio possibile l’accesso ai vantaggi e ai benefici della Società dell’informazione, con riferimento particolare all’abbattimento delle barriere che ostacolano l’inclusione digitale delle fasce sociali più deboli, quali disabili e anziani.
La consultazione è stata lanciata per delineare i contorni di una futura Comunicazione sulla eAccessibility che la Commissione europea produrrà per giugno 2005 e per questo il questionario proposto ha focalizzato l’attenzione su tre aree chiave in cui l’Unione intende sostenere i principali sforzi, volti a definire:
- dei criteri di accessibilità specifici nelle procedure di acquisizione di beni e servizi da parte del settore pubblico. D’altra parte le direttive relative alla spesa pubblica di beni e servizi già contemplano indicazioni in tal senso, come nel caso di test di verifica specifici per l’accessibilità nella selezione delle offerte;
– un meccanismo di valutazione e certificazione dei servizi e dei prodotti accessibili, in grado di suggerire procedure e modalità utili sia ai consumatori che ai produttori;
- una completa ed esauriente legislazione sulla eAccessibility: in realtà molti Paesi europei dispongono di una normativa in tal senso, quello che sembra mancare è l’azione di armonizzazione dei requisiti tecnici indispensabili per l’accessibilità indicati da ciascun Stato, che, insieme alla promozione dell’interoperabilità di fatto ostacola l’effettiva portata della legge.
Fonte: Portalino