La Pubblica amministrazione nei prossimi mesi si doterà di siti accessibili a tutti, dai disabili gli utenti di telefonini, grazie al successo della piattaforma italiana Harmonia. “E’ stata scaricata 900 volte, da novembre, mese del lancio, a febbraio. Ne sono sorpreso io stesso”, ha detto Alfonso Fuggetta, direttore del Cefriel (Centro di eccellenza Ict del Politecnico di Milano), l’istituto che l’ha creata e l’ha resa disponibile gratis al pubblico su Internet.
“Il software Harmonia – ha aggiunto – sarà usato da tre Regioni e due Comuni, per farne i siti istituzionali. Tra questi c’è la Regione Marche: saremo noi infatti a costruirne del sito, grazie ad accordi presi nei giorni scorsi”.
Intanto, a fine febbraio, è uscita la nuova versione, migliorata, di Harmonia: la 1.1.4. Sta insomma prendendo forma la missione del Cefriel: rendere più accessibili i siti delle pubbliche amministrazioni e di alcune imprese. Harmonia permette infatti di creare siti che siano semplici da consultare, guidando l’utente ad adottare criteri particolari per la scelta della grafica, della struttura dei contenuti, dell’interfaccia.
“Questo è l’ideale per i disabili, ma in realtà tutti i siti andrebbero fatti seguendo le regole di Harmonia: perchà© se ne giovano anche gli utenti inesperti, i bambini e gli anziani, e chi usa computer vecchi o terminali mobili per navigare, come palmari o cellulari”, spiega Diego Peroni, responsabile del progetto.
Le pagine dei siti creati con Harmonia sono infatti scalabili con facilità e sono elaborate per rimanere leggibili anche se viste su uno schermo di piccole dimensioni.
Il cuore delle funzioni di Harmonia è tuttavia centrato sulle esigenze dei disabili: gli schemi di colori selezionabili per i siti sono adatti anche a chi ha problemi alla vista o è daltonico, per esempio. Inoltre, Harmonia introduce il cosiddetto “tabbed browsing”, grazie al quale è possibile usare la tastiera per navigare e cliccare sui link. Bastano due dita: va bene per chi ha problemi a usare il mouse.
“I disabili psichici, chi ha problemi di apprendimento, beneficiano invece dalla struttura dei siti creati con Harmonia”, aggiunge Peroni. “Per esempio, a sinistra appaiono sempre le funzioni principali; in alto le ‘molliche di pane’, link che permettono all’utente di orientarsi nei livelli e sottolivelli del sito. A destra, i link alle pagine di pari livello, che hanno quindi gli stessi contenuti di quella visualizzata”.
Sono regole e trucchi che gli esperti del Cefriel hanno tratto dai libri di Joe Clark e Jeffrey Zeldman, due guru dell’accessibilità dei siti Web. “Inoltre abbiamo fatto nostra la lezione del Mit (Massachusetts Institute of Technology, ndr) sui micro contents: i contenuti Web, per essere più leggibili, devono essere frazionati in micro pagine”.
La filosofia di fondo è che “il Web ormai è una fonte imprescindibile di informazioni e servizi. Sarebbe discriminatorio escluderne i disabili o gli utenti meno esperti. Per i primi può inoltre essere un importante strumento di socializzazione”, spiega Fuggetta. “Ed è necessario, per estendere le potenzialità del Web, che questi contenuti siano accessibili da qualsiasi dispositivo, non solo dai computer”.
Fonte: Repubblica.it