AXA, Compagniadel settore dell’assicurazione, ha realizzato un’inchiesta in quindici paesi industrializzati del mondo, dal Belgio alla Nuova Zelanda, per valutare la percezione della qualità della vita in pensione tanto da parte di chi lo è già , quanto da parte di chi ancora lavora. Lo studio ha anche analizzato il diverso ruolo della famiglia.
Il metodo
La ricerca è stata effettuata ricorrendo ai maggiori istituti di statistica dei differenti Paesi, e ha coinvolto complessivamente 9200 persone. In particolare, in Italia i dati sono stati raccolti dall’Istituto Doxa che ha effettuato 300 interviste telefoniche a persone in età lavorativa e 308 a pensionati sulla base di un questionario comune a tutti i Paesi ideato e impostato dall’Istituto GFK.
I risultati
Trasmettere i valori
Il ruolo dell’anziano è largamente riconosciuto: il 94% dei pensionati italiani ritiene infatti che questa età della via sia garanzia di trasmissione della cultura e delle tradizioni alle generazioni successive, e tale idea è condivisa dal 96% dei lavoratori. L’Italia è tra i primi paesi al mondo nel quale questa funzione è ritenuta basilare, preceduto solo dal Portogallo (97% di chi lavora) e Hong Kong (ancora 97%). All’ultimo posto vi è l’Olanda, qui solo una persona su due ritiene importante la trasmissione culturale da parte di chi è più avanti negli anni.
A servizio della famiglia
La cura dei nipoti occupa un posto di primo piano: per il 91% di chi è in pensione e per l’89% di chi ancora lavora. Qui, tuttavia, il nostro Paese non è tra i primi. Questa funzione educativa riveste maggiore importanza in nazioni come il Portogallo, gli Stati Uniti, l’Inghilterra e il Belgio. Ancora una volta, l’Olanda è all’ultimo posto.
Non è poi vero che l’aiuto finanziario ai propri familiari e nipoti sia la prima preoccupazione dei pensionati italiani. Sebbene il 78% di chi non lavora lo ritenga un compito importante, percentuali maggiori si ottengono da portoghesi, francesi e tedeschi. Colpisce poi che i lavoratori contino poco sull’aiuto dei propri genitori e nonni: al 67% di risposte in tal senso, ossia di persone che attribuiscono ai pensionati questo compito, si contrappone il 79% del Portogallo, il 75% della Francia, e si ottengono valori maggiori anche in Germania, Stati Uniti e Belgio. L’ultimo posto è sempre degli olandesi: solo un pensionato su cinque ritiene sia suo dovere aiutare finanziariamente i familiari.
Un aiuto certo
I parenti sono considerati l’aiuto più sicuro per ogni necessità . L’82% dei pensionati ritiene di poter contare sui propri familiari in caso di malattia, cosàì come l’85% di chi lavora. In questa solidarietà l’Italia è preceduta solo dalla Spagna, e seguita da vicino da Portogallo e Canada. L’Olanda è il Paese europeo con i risultati più bassi anche per questa domanda: solo 6 pensionati su 10 contano sull’aiuto familiare.
A casa propria
La propria casa è il luogo dove si trascorre la vita. Il 98% dei pensionati trascorre infatti la maggior parte del tempo a casa propria. Sorprendentemente, gli italiani sono quelli che in percentuale spendono meno del loro tempo a casa dei propri figli.
I pensionati desiderano nella stragrande maggioranza continuare ad abitare a casa propria (86%): no quindi alle residenze protette e ad altre soluzioni.
La maggior parte dei pensionati italiani trascorre poi il tempo in famiglia e con i parenti (quasi il 30%), anche se qualcuno è attento alle attività culturali e al volontariato (rispettivamente 12 e 10%).
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Fonte: Segnalazione