Consultare i propri dati contributivi, simulare il calcolo della pensione, o ancora effettuare la richiesta di accredito dei contributi, il tutto tranquillamente on line. Oggi è possibile non solo dal sito dell’Inps, ma anche dai portali di 753 comuni di Campania, Calabria, Molise e Basilicata. Come? Grazie a un nuovo sistema di interoperabilità di banche dati telematiche messo a punto da Asmez, un consorzio multiregionale per le innovazioni tecnologiche (che unisce Campania, Calabria, Molise e Basilicata), naturalmente in collaborazione con lo stesso Inps. Ed è la prima volta che, a un soggetto esterno, è concesso accedere agli archivi dell’Inps direttamente dal portale di un comune. Attualmente un milione e 200 mila cittadini utilizzano i servizi Inps on line attraverso il portale dell’istituto ma, con il nuovo sistema, questo numero è destinato a crescere.
Come funziona praticamente il servizio? I passaggi sono facili e veloci: l’abitante di un comune consorziato può conoscere, attraverso il web, la sua situazione contributiva entrando nell’area specifica “Accedi ai servizi Inps” che compare nell’home page del portale del proprio comune, oppure sul sito ufficiale del progetto Asme.Net (www.asmenet.it). E’ sufficiente inserire il codice d’accesso personale, ottenuto dalla propria amministrazione di residenza, ed effettuare il “login” per conoscere l’estratto conto personalizzato, aggiornare i dati relativi all’indirizzo di residenza negli archivi Inps, segnalare telematicamente eventuali errori. Non solo. Con la medesima password il cittadino può usufruire anche di tutti gli altri servizi on line erogati dalle pubbliche amministrazioni. Per il presidente dell’Asmez, Francesco Pinto, “l’accordo rappresenta un momento particolarmente significativo negli scenari di collaborazione e condivisione tra amministrazioni centrali e locali. Senza nessuno sforzo organizzativo per l’ente, i cittadini hanno a disposizione un servizio realmente utile”.
Sempre di recente l’Asmez ha siglato un accordo di collaborazione con PF2 Software (società partenopea esperta nell’innovazione tecnologica “multicanale”). Obiettivo? Far sàì che tutti i servizi utili ai cittadini che attualmente sono in rete, entro il 2005, siano disponibili anche attraverso il canale televisivo digitale terrestre. E cosàì la pa diventa più democratica poichà© non sono in molti, diciamolo, a sapersi destreggiare agilmente in internet. Tanto per dirne una sarà possibile pagare l’ICI, oppure richiedere un certificato di residenza, di nascita, consultare e avere informazioni catastali, camerali e altro ancora. La guida per accedere ai servizi apparirà sullo schermo della televisione, con la veste grafica di menù, e aiuterà il cittadino a esplorare i servizi disponibili e a poter fare, di volta in volta, la sua richiesta. Tutti i cittadini eviteranno cosàì scomode file e lunghe attese, ma saranno soprattutto gli anziani o i disabili, a risparmiare improbabili trafile per raggiungere gli uffici comunali. Maggiori vantaggi per tutti, insomma. Grazie al telecomando il comune, questo sconosciuto, entrerà direttamente nelle case dei meno tecnologici.
Fonte: Repubblica.it