Amarcord? Magari! Quante volte è capitato a qualche nonno di raccontare un curioso aneddoto di vita vissuta per poi doversi interrompere, magari sul più bello, per difficoltà di memoria? Probabilmente tante, o per lo meno questo è ciò che hanno ipotizzato gli anziani del Centro Nautilus di Riccione che, per evitare di dimenticare la storia della loro vita, giustamente considerata un patrimonio degno di essere tutelato, hanno deciso di organizzare dei corsi per stimolare la memoria. Niente di particolarmente impegnativo, quanto basta a non rovinare un bell’amarcord da raccontare ad amici e nipoti.Coordinatore dell’iniziativa è il presidente del Centro Nautilus Franco Baratti, anch’egli anziano, ben contento di compiere un piccolo sforzo, insieme ai propri coetanei, per aiutare la memoria a non incepparsi.
Il nostro centro – racconta Baratti -, in collaborazione con Spi Cgil e Auser, ha deciso di avvalersi della collaborazione di alcuni specialisti del comportamento della memoria per aiutare in maniera scientifica gli anziani che possono avere problemi a ricordare tanto le cose del quotidiano quanto la storia della propria esistenza. Divisi in gruppi, frequenteremo gli specialisti per circa una ventina di ore partendo da un test attitudinale comprensivo di un’intervista sulla vita di ognuno di noi. La memoria degli anziani (i partecipanti al corso sono in tutto 45) sarà stimolata anche con il gioco delle carte e anche con la lettura oltre che con esercizi più specifici.
Al termine del lavoro non escludiamo di poter dare la possibilità ad alcuni di noi di fare delle pubblicazioni sugli episodi più curiosi tornati alla memoria. Faccio notare che qui da noi ci sono degli anziani che hanno vissuto l’esperienza del lager.
Fonte: Il Corriere Romagna