Il Dipartimento della Protezione Civile, i rappresentanti delle associazioni delle imprese radiotelevisive e i gestori di telefonia mobile, hanno firmato martedàì 28 settembre 2004, le convenzioni relative al “Circuito Nazionale dell’informazione di emergenza”.
I due documenti che sono stati firmati a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi, costituiscono il primo passo verso la codificazione della comunicazione durante situazioni di crisi o in caso di calamità .
All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Ministro per le comunicazioni Maurizio Gasparri, il Ministro per l’economia, Domenico Siniscalco, il Presidente dell’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni Enzo Cheli e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Il sistema previsto nelle convenzioni prevede, nel caso in cui il Dipartimento di Protezione Civile ravvisi la necessità di informare la popolazione relativamente ad una determinata situazione di emergenza, l’invio di un comunicato che verrebbe immediatamente trasmesso sulla gran parte delle emittenti radiotelevisive.
In casi particolarmente gravi, inoltre, la stessa Protezione Civile potrebbe chiedere alle emittenti radiotelevisive di realizzare un collegamento diretto con un esperto del Dipartimento. Si tratta di un accordo molto importante perchà© abbina il servizio di protezione civile al quello dell’informazione ai cittadini. Due servizi essenziali che si uniscono per cercare di garantire in tempi assolutamente compatibili con le emergenze informazioni e consigli utili sia alla popolazione che a chi è chiamato a gestire le situazioni di crisi.
La Convenzione sottoscritta con gli operatori della telefonia mobile prevede la possibilità che vengano utilizzati gli SMS per comunicare ai cittadini, in caso di emergenza, eventuali informazioni utili alla gestione della situazione di crisi. Vista le molte novità previste dall’attivazione del “Circuito nazionale dell’informazione d’emergenza”, è previsto che il meccanismo che ne regola il funzionamento sia analizzato da due gruppi di lavoro che si occuperanno del settore radiotelevisivo e di quello della telefonia mobile.
Fonte: Dipartimento della Protezione civile