Il prossimo 6 ottobre si svolgeranno in 18 atenei italiani i test di ammissione ai corsi biennali per le lauree specialistiche nelle professioni sanitarie. Sono 1.119 i posti disponibili per quattro diversi indirizzi, tra questi 578 (di cui 8 indirizzati a stranieri) riservati alla laurea specialistica in scienze infermieristiche, ultimo tassello nell’evoluzione della qualificazione del percorso professionale degli infermieri.
Nel corso degli anni ’90 la legge ha ridefinito il profilo dell’infermiere fino a rendere la professione non più “ausiliaria”, ma altamente qualificata: il nuovo infermiere è un professionista della sanità con competenze specifiche, in grado di gestire l’assistenza al paziente durante e dopo il ricovero. “La riforma dell’università nel 1992 ha dato il via alle lauree brevi” spiega Emma Martellotti, dell’Ipasvi, la federazione nazionale dei collegi degli infermieri,”una parte delle circa 550 scuole regionali per infermieri si è trasformata cosàì in sede universitaria in seguito a protocolli di intesa firmati con le regioni”.
Nel 2001 i vecchi diplomi universitari sono diventati lauree triennali, (sono 22 i profili delle professioni sanitarie e tra questi c’è anche la laurea in scienze infermieristiche). Con il conseguimento della laurea triennale si è abilitati all’esercizio della professione ma si può anche accedere al master di primo livello, un corso di approfondimento scientifico e di alta formazione permanente per cinque diverse aree: sanità pubblica, area pediatrica, salute mentale geriatria e area critica. A partire dall’anno accademico 2004-2005 prende il via la laurea specialistica che sostituisce le otto scuole dirette ai fini speciali per l’alta forma-zione: si avranno cosàì competenze di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata complessità . L’infermiere con laurea speciali-stica, infatti, sarà in grado di avere ruoli mana-geriali, dirigenziali e di coordinamento dell’as-sistenza infermieristica, si potrà occupare an-che dell’aggiornamento del personale e della formazione permanente. Dopo il biennio di spe-cializzazione sarà inoltre possibile accedere ai master di secondo livello (attivati tra 2 anni).
Fonte: Repubblica Salute