Saturday, November 23, 2024

Tra i film più applauditi e amati al festival di Venezia c’è sicuramente “Il castello errante di Howl” del premio Oscar Hayao Miyazaki, la prima pellicola di animazione in lizza per il Leone d’oro da trent’anni a questa parte.
Il poeta delle anime giapponesi ha mandato a Venezia, in anteprima mondiale, una favola che parla d’amore e guerra, delle relazioni fra bambini e anziani, delle difficoltà  della terza età .

Il film racconta la storia della cappellaia Sophie, che in una delle sue rare passeggiate per la città  incontra il mago Howl, un ragazzo bellissimo che conosce le formule più strane e dispone dei poteri più bizzarri compresi quelli per far muovere il suo castello su delle strane zampe di gallina.
La Strega delle Lande desolate fraintendendo la relazione di Sophie con Howl getta sulla ragazza una maledizione trasformandola in una vecchia di novant’anni. Sotto queste spoglie Sophie si installerà  come governante nel castello di Howl portando freschezza, pulizia e amore nella vita del mago finchà© una guerra scatenata da un re e una maga potente porteranno il giovane Howl tra scoppi di bombe e fuoco.

“Sono almeno quattro i temi che stavano cuore al signor Miyazaki: per la prima volta in un suo film c’è una vera storia d’amore; è un film indirizzato soprattutto ad un pubblico over 60 che si riconosca nei problemi di Sophie invecchiata e che vuole indagare il rapporto tra bambini e anziani esplorando il rapporto tra la protagonista e il ragazzino che vive nel castello di Howl, Markl. Infine il personaggio del mago è stato ricreato da Miyazaki su di se, Howl ha molte della caratteristiche del suo creatore, prima fra tutte l’avversione per la guerra” – ha dichiarato Toshio Suzuki, produttore di Miyazaki.