Con l’obiettivo specifico di favorire l’integrazione tra il Medico di Medicina Generale e l’Oncologo, la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta (R.O.) e il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Torino hanno dato vita al progetto “SOPHIA”, formazione a distanza in campo oncologico dei MMG.
Il 22 luglio si è svolta, presenti l’Assessore alla Sanità della Regione, Valter Galante e gli oncologi Antonio Mussa ed Oscar Bertetto, la presentazione della Guida alla Rete Oncologica per i Medici di Famiglia e del progetto di formazione per i Medici di Medicina Generale “Sophia” -
nell’ambito della campagna di comunicazione della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta – presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte.
Nel processo di miglioramento della risposta assistenziale al paziente oncologico e nell’ottica di un maggior coordinamento delle singole fasi del suo percorso assistenziale, gioca un ruolo importante il Medico di Medicina Generale (MMG).
A questi è richiesto non solo di essere attori nell’erogazione della cure domiciliari e nella relazione con il paziente ed i suoi familiari, ma anche di partecipare, insieme alle altre figure professionali, alla definizione dell’iter diagnostico-terapeutico ed alla progettazione e realizzazione di interventi preventivi.
“La Rete oncologica Piemonte Valle d’ Aosta – ha sottolineato Galante – è un esempio di modello virtuoso che fa nascere al suo interno altre importanti iniziative. La guida alla rete oncologica e il progetto di formazione a distanza per i medici di famiglia, rappresentano due di questi
momenti. Attraverso il manuale e il progetto Sophia infatti – spiega – si continua sulla strada dell’ integrazione tra i medici di medicina generale e le professionalità degli operatori oncologici”.
“Inoltre il progetto – aggiunge – è uno strumento di formazione innovativa
in via informatica e rientra nel percorso scelto dalla Regione di puntare
sull’ innovazione tecnologica per migliorare i propri servizi rispondendo in modo sempre più appropriato ai bisogni di salute dei cittadini”.
Nella nuova ottica, conferma e sottolinea Galante, al medico di famiglia viene quindi richiesto “non solo di essere attore nell’ erogazione delle cure domiciliari e nella relazione con il paziente e i suoi familiari, ma anche di partecipare alla definizione dell’ iter diagnostico e terapeutico, e alla progettazione e realizzazione degli interventi preventivi”. Uno degli strumenti del suo aggiornamento sarà il nuovo sito web www.reteoncologica.it, da cui potrà attingere in tempo reale informazioni sull’ attività della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’ Aosta.
Fonte: Regione Piemonte