Una rete di collegamento tra istituzioni, volontariato, medici, per non sottovalutare un problema che si propone soprattutto d’estate, che coinvolge non solo gli anziani ma persone di tutte le età , e che spesso sfocia in tragedia: la Regione Piemonte ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro la solitudine.
Nel progetto rientrano due delibere: la prima prevede contributi per 300 mila euro agli organismi di Coordinamento delle organizzazioni di volontariato a carattere regionale per progetti mirati di contrasto alla solitudine. La seconda, nata dall’Assessorato alla Sanità e quello alle Politiche Sociali dà il via alla sperimentazione di un sistema di aiuto per le persone anziane, grazie al “custode socio-sanitario”. Sempre dalla collaborazione tra Politiche sociali e Sanità è nato un accordo con i medici di famiglia. Sono stati finanziati, inoltre, 319 progetti per la sistemazione e il recupero dei centri di incontro piemontesi per giovani e anziani; l’importo complessivo dell’investimento è di 21 milioni di euro.
L’Assessore regionale alle Politiche sociali, Mariangela Cotto ha affermato che “la solitudine, è spesso anticamera della depressione ed è purtroppo un male dei giorni nostri, creato dalla modernità e da una società sempre più alla ricerca del benessere individuale”. Secondo l’assessore si tratta “di un problema trasversale che non ha età , che non ha colore, difficile da riconoscere e spesso ancora più difficile da ammettere. Esistono molti modi di viverla e affrontarla, ma riuscire innanzitutto a condividerla con altre persone, a parlarne, può aiutare a riconoscersi, a trovare vie di uscita e soprattutto a sentirsi meno soli. Per rompere il silenzio che sempre accompagna la solitudine tutti possono fare qualcosa, come Istituzioni, come volontari, ma anche come semplici cittadini: un piccolo gesto, una parola in più, un pensiero per una persona sola, che possono sembrare poco, ma possono significare molto”.
Fonte: Angelipress.net