L’ Ausl 3 di Catania ha avviato un progetto per la realizzazione, nell’ex presidio ospedaliero di Randazzo, di un ospedale di comunità (country hospital), un modello di struttura sociosanitaria che si rivolge prevalentemente a persone anziane attraverso l’attivazione di posti letto gestiti dai loro medici di fiducia.
Si tratta del primo ospedale del genere in Sicilia. Il progetto, voluto dal Direttore generale Giorgio Ragona e dal sindaco di Randazzo Salvatore Agati, è stato sottoscritto nei giorni scorsi dai rappresentanti sindacali dei medici di famiglia appartenenti.
L’ospedale prevede la presenza di 10 posti letto con assistenza sanitaria garantita da nove medici di Medicina generale coadiuvati da personale infermieristico ed ausiliario.
Vi saranno ricoverate persone affette da patologie in atto che non necessitano di terapia intensiva o rilevante impegno tecnologico, in particolare se in condizioni di solitudine o in presenza di condizioni abitative – ambientali inadeguate.
Il malato entrerà accompagnato da una cartella sanitaria compilata dal proprio medico curante, nella quale saranno indicati esami e terapie necessarie.
Questa metodologia consentirà di evitare gli sprechi connessi a eventuali ricoveri impropri.
I medici di famiglia hanno la responsabilità clinica dell’accoglienza del malato e della gestione del paziente presso la struttura, con cadenze programmate e turni di pronta disponibilità . L’ Ausl 3 sottolinea in una nota che il country hospital rappresenta la novità sociosanitaria ed assistenziale degli ultimi anni e si colloca come anello di congiunzione, finora mancante, fra la rete dei servizi domiciliari, le strutture residenziali per anziani (Rsa, Case protette, di riposo, albergo) e gli ospedali.
Fonte: Socialinfo.it