Nuove linee guida per abbattere le barriere architettoniche virtuali: questo il progetto presentato dall’Associazione Bancaria (ABI) e alcune associazioni di disabili (UIC – Unione italiane ciechi, e Asphi – Associazione per lo sviluppo di progetti informatici portatori di handicap).
L’obiettivo è di consentire anche alle categorie più disagiate di navigare sui siti internet delle banche e effettuare operazioni online in modo semplice, grazie a un linguaggio più comprensibile, a moduli da compilare più accessibili, a tabelle più leggibili, a dimostrazioni e guide online e a tasti di accesso rapido.
Con questa iniziativa l’Abi intende abbattere quegli ostacoli che oggi penalizzano portatori di handicap e anziani prevedendo, appunto degli accorgimenti all’interno delle “linee guida per l’accessibilità dei servizi di home banking”.
Queste le parole d’ordine: linguaggio semplice e comprensibile, facilità d’uso delle pagine web, massima compatibilità tecnologica per rendere i siti utilizzabili anche con palmari e cellulari di terza generazione. Si tratta di misure che, calcola l’Abi, interessano milioni di cittadini: basti pensare che gli utenti di internet in Italia sono 14 milioni, il 29,8% dei quali ha tra i 34 e i 64 anni ed il 4,5% più di 65.
I disagi riguardano in Italia circa 3 milioni di disabili: circa 1.400.000 sono affetti da invalidità motoria, 350.000 sono affetti da cecità , 870.000 sono persone con sordità , 470.000 con insufficienza mentale e 92.000 sono affette da sordomutismo.
Fonte: Mia Economia