Saturday, November 23, 2024

Detrazione Irpef – Per i pensionati è prevista una detrazione per familiari a carico che arriva al massimo a 1.840 euro. Annualmente va presentata la dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta agli enti previdenziali (per pensione, per prestazioni a sostegno del reddito, per redditi dal lavoro se si è dipendenti di un ente) o alle aziende (per reddito dal lavoro o reddito assimilato a lavoro dipendente). Per ottenere le detrazioni per carichi di famiglia il reddito complessivo annuo del familiare a carico non deve superare 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili).

Il reddito può comprendere retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze Diplomatiche e Consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli Enti gestiti direttamente da essa e dagli Enti Centrali della Chiesa Cattolica. Fanno parte del reddito anche quello da lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi in via continuativa. La detrazione spetta dal momento in cui si ha in carico il familiare. Bollo sui conti correnti. Niente imposta di bollo sui conti correnti per i pensionati.Che hanno diritto ad aprire un conto di base, in banca o alle Poste, a canone contenuto e senza l’aggravio di balzelli fiscali. Tuttavia,entro il 1 marzo di ogni anno va presentato l’Isee (cioè il riccometro) dal quale devono emergere entrate annue inferiori a 7.500 euro.

Over 75, niente canone Rai (ma solo se il reddito è bassissimo). Buone notizie per gli abbonati Rai di lungo corso. Gli ultra 75enni non dovranno più versare il canone di abbonamento al servizio radiotelevisivo dovuto a partire dal 2008. Possono fruire del beneficio i contribuenti con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 6.713,98 euro (516,46 per tredici mensilità) e che non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge stesso. Si tratta di un risparmio annuo di 113,50 euro, ma garantito solo a chi ha un reddito particolarmente contenuto. In ogni caso, gli interessati che, pur avendo i requisiti hanno già provveduto al pagamento, possono chiedere il rimborso. Con la circolare 46/E de 2013 l’agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti utili per ottenere l’agevolazione e ha ricordato che gli abusi sono puniti con una sanzione amministrativa compresa tra 500 e 2mila euro per ogni annualità oltre al pagamento del canone evaso.

Fonte: Articolo tratto da http://www.blogncc.com