Sono almeno 40mila gli anziani soli a Milano, un fenomeno, quello della solitudine nei quartieri più di periferia, che l’amministrazione sta tentando di contrastare. La strategia di fondo è quella di lavorare sempre di più per portare un maggior numero di servizi nei quartieri dove oggi mancano, da un supporto agli assistenti sociali a un punto informativo di attività, bandi e servizi offerti dall’amministrazione. E quella che scatta in questi giorni è l’ultima misura anti emarginazione: un volontario che si offra di cucinare a casa di un anziano, una sera, e cenare con lui per fargli un po’ di compagnia.
‘Indovina chi ti porto a cena’ è la nuova iniziativa del Comune che in questa partita farà da mediatore tra la domanda dei volontari ai fornelli e l’offerta (alta) di solitudine in città. Il reclutamento degli aspiranti chef avverrà online: il Comune pubblicherà sul suo sito un appello con cui sonderà tra i milanesi la disponibilità di regalare una serata del proprio tempo libero. Chiunque aderirà (rispondendo all’indirizzo mail che verrà fornito), verrà associato al nome di una signora o di un signore che vive da solo, non autosufficiente, intercettato dalla rete dei servizi sociali. Il compito del volontario sarà a quel punto di contattare l’anziano, decidere il menu, fare la spesa, raggiungere la casa dell’anziano e cenare in compagnia. Il Comune promette che farà da supervisore nel collegamento tra i due soggetti e, dove potrà, invierà anche qualche “controllore” per verificare, soprattutto, la serietà del volontario e che tutto si svolga senza problemi.