Già nel 2006 la Regione Emilia-Romagna, attraverso il fondo per la non autosufficienza, ha indicato la presa in cura attraverso i supporti informatici come un servizio fondamentale di sostegno alla domiciliarità. Le istituzioni ferraresi hanno accolto queste indicazioni inserendo l’E-Care tra le priorità per il benessere e la salute della popolazione fragile residente in provincia di Ferrara. Da allora, il progetto si è andato sviluppando sempre di più e ora i servizi di E-Care nel capoluogo estense si sono concretizzati attraverso un call center specializzato, disponibile 24 ore su 24, compresi la domenica e i giorni festivi, che risponde a un numero verde. In questo modo viene gestita la relazione con gli anziani, i loro familiari e tutti i soggetti coinvolti nel progetto.
Il call center infatti fornisce assistenza, compagnia e soccorso con personale specificamente formato, garantendo aiuto quotidiano e sostegno psicologico, attraverso l’impiego del volontariato e delle risorse presenti sul territorio.
Sulla base di piani di attività individualizzati a seconda delle necessità, ciascun paziente è preso in carico attraverso almeno una chiamata settimanale da parte degli operatori che si assicurano che l’anziano stia bene.
In caso contrario, verificato il tipo di problema, in accordo con il paziente si decide se contattare un familiare oppure il medico, l’assistente sociale o un volontario. Al termine del colloquio, l’operatore inserisce le informazioni raccolte nell’applicativo per la gestione del paziente per verificare, nei contatti successivi, l’evoluzione del bisogno e se c’è stata una risposta adeguata.
Attraverso software e database informatici, è stata quindi creata una “rete delle reti” che, aggiorna l’operatore in tempo reale sulle condizioni dell’anziano e sulle risorse che l’operatore può attivare per lui.
Il call center in passato è stato la piattaforma che ha reso possibile l’attivazione di altri progetti per gli anziani: il servizio di emergenza caldo, la “tele-orto-geriatria”, per la continuità assistenziale ospedale-territorio nei casi di frattura al femore, lo sportello sociale “T’informo” rivolto alla popolazione vulnerabile, il tele-monitoraggio per il contatto permanente tra familiari e personale che assiste gli anziani affetti da demenza senile e, infine, il servizio di consegna gratuita della spesa e dei farmaci e quello di trasporto verso luoghi di cura e socializzazione.
Articolo tratto da: www.emiliaromagnasociale.it