Come il Bancomat ha rivoluzionato i nostri rapporti con il denaro, il Doctor Kiosk introdurrà un nuovo modo di prendersi cura della salute. O almeno così promettono gli inventori di questo apparecchio che dal Bancomat ha preso in prestito forma e dimensioni. I primi prototipi verranno installati a giugno all’ingresso dei supermercati in Gran Bretagna. A chi di fare la fila dal medico non ha voglia, o ha la tendenza a entrare in apprensione al cospetto di un camice bianco, Doctor Kiosk promette esami automatici del sangue (almeno per parametri semplici come glicemia, colesterolo e ossigeno), misurazione della pressione e del peso, calcolo delle pulsazioni. L’apparecchio è stato costruito dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e dal Massachusetts General Hospital di Boston, due centri che sono considerati l’ombelico del mondo per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, ma le cui invenzioni non sempre sono seguite dal resto del mondo.
Per Doctor Kiosk forse il futuro sarà promettente. Il “Bancomat della salute” è già stato richiesto da alcuni centri commerciali in Gran Bretagna. Da giugno comincerà a essere installato in bella vista per attirare i potenziali pazienti che hanno una scarsa attitudine per i controlli dal medico di famiglia. Medico che, comunque, verrà avvertito via mail dall’apparecchio stesso, qualora un parametro risultasse fuori norma. Diabete non diagnosticato, colesterolo troppo alto o pressione sanguigna eccessiva porterebbero in ogni caso un paziente restio alle cure nello studio di un camice bianco. E visto che le malattie individuabili tramite Doctor Kiosk sono proprio quelle che in termini numerici incidono di più sulla popolazione, il dubbio è che le file presso gli studi medici finiscano con l’allungarsi, piuttosto che sparire.
Ronald Dixon, direttore del Virtual Practice Project al Mit e padre dello sportello automatico della salute, è sicuro che grazie alla sua invenzione i pazienti smetteranno di attendere ore nelle sale d’aspetto e che il faccia a faccia con lo specialista non sarà cancellato, ma piuttosto riservato ai casi meritevoli di approfondimento. Esattamente come è avvenuto nelle banche con gli erogatori automatici di banconote. In più – sostiene l’inventore americano che è anche medico generico – tutti i risultati clinici di un paziente verranno immagazzinati in una banca dati accessibile tramite password. “Le diagnosi – spiega Dixon a Technology Review, la rivista pubblicata dal Mit – saranno raccolte da un provider e recapitate al paziente nel modo che lui preferisce: via mail o per posta tradizionale”.
La Gran Bretagna ha scelto di fare da paese pioniere per questa nuova tecnologia nell’ambito di un programma di screening per le malattie cardiovascolari. In dieci minuti a tu per tu con Doctor Kiosk, il paziente può farsi pungere un dito e sottoporre ad analisi la goccia di sangue, indossare il polsino che misura la pressione e controllare il proprio peso sulla bilancia che la macchina ha in dotazione. Ma nella prima fase – vista anche la necessità di usare ogni volta attrezzature sterilizzate – accanto al Bancomat della salute ci sarà un medico o un infermiere. Il faccia a faccia con il futuro, per il momento, è solo una promessa.
Fonte: Repubblica.it