E’ stato presentato il libro “Le donne dell’Est e gli anziani a Rimini”, risultato di sei mesi di lavoro svolto da un’equipe, coordinata dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse che ha intervistato 300 badanti, allo scopo di conoscere e far conoscere meglio alla cittadinanza chi sono le donne che prestano servizio nelle famiglie della provincia riminese.
Nella prima parte del libro sono raccolte una ventina di storie che mostrano le condizioni, la storia e le abitudini delle donne nel Paese d’origine, il perché della loro scelta di venire in Italia, le difficoltà e la bellezza del lavoro presso le case degli anziani riminesi.
La seconda parte, invece, presenta i risultati statistici dell’inchiesta.
Dalla ricerca, emerge che le badanti a Rimini, sono per l’85,7% donne dell’Est, provenienti da Ucraina, Moldavia e Russia. Quasi il 30% del campione intervistato, è privo di permesso di soggiorno e non può quindi prendere le ferie per tornare a casa dai parenti neppure una volta all’anno. Il 48% è laureata, ma il suo titolo di studio non è riconosciuto in Italia. Il 20% ha conoscenze da infermiera e mette in pratiche queste competenze nell’accudire gli anziani. Le difficoltà maggiori che sono emerse dalle donne sono legate alla lingua e alla forte nostalgia verso la propria famiglia, rispetto al lavoro di badante la difficoltà più grossa è invece legata all’avere poco tempo per se stesse. L’80% ha però dichiarato di trovarsi bene con l’anziano e di andarci d’accordo.
Articolo tratto da www.newsrimini.it
Approfondimenti a cura della Redazione Inform@nziani
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