La Commissione europea ha a approvato una proposta di direttiva che instaura un regime generale di tutela contro le discriminazioni, al di là di quelle sul posto di lavoro, oppure basate su sesso, razza e origine etnica, che sono già sanzionate dall’attuale legislazione comunitaria. In questo caso, la protezione riguarda invece la discriminazione fondata sull’età, le disabilità, le tendenze sessuali e la religione o le convinzioni personali, in tutte le circostanze della vita sociale, e in particolare quando un cittadino deve accedere a beni o servizi.
La direttiva, che è stata illustrata in una conferenza stampa del commissario europeo responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, Vladimir Spidla, mira ad assicurare la parità di trattamento negli ambiti della protezione sociale (compresa la sicurezza sociale e l’assistenza sanitaria), l’istruzione e l’accesso a beni e servizi commercialmente disponibili al pubblico, compresi gli alloggi. Le nuova normativa vieterà la discriminazione diretta e indiretta nonché le molestie e la vittimizzazione.
Articolo tratto da http://notizie.alice.it