Saturday, November 23, 2024

Avere le etichette in braille è una iniziativa per la quale Unione Italiana Ciechi si batte da anni, un modo per migliorare l’autonomia e la qualità  della vita dei non vedenti.
Dopo le etichette dei vini, una proposta di legge del senatore dell’Udc Mauro Cutrufo per avere le indicazioni in braille sulle confezioni dei farmaci soggetti o meno a prescrizione medica, fitoterapici e omeopatici in qualunque forma presentati.

Gli utenti privi di vista devono essere messi in condizione di conoscere:

Nome commerciale del prodotto
Mese e anno di scadenza
Segnale convenzionale di allarme per particolari condizioni d’uso o di conservazione.

Qualora le confezioni dei prodotti fossero troppo piccole per la scrittura in braille, le informazioni dovranno essere riportate a parte su un cartoncino pieghevole inserito nella confezione. E per le aziende farmaceutiche che non si dovessero adeguare sono previste sanzioni da 10.000 a 25.000 euro e il divieto a commercializzare i prodotti non in regola con la nuova etichettatura.

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E’ stato presentato a Firenze alla mostra Habitando il “portamonete braille” per aiutare chi ha problemi di vista a riconosce le varie pezzature di monete. L’oggetto è pratico e di ridotte dimensioni (9 cm), funziona a “comparti”, 8 spazi separati dove si collocano monete da un centesimo, due centesimi, cinque centesimi di euro e cosàì via. Il valore delle monete è riconoscibile grazie ai rilievi riportati sull’esterno e che riproducono sia i segni convenzionali che i simboli braille tipici del particolare sistema di lettura adottato per i non vedenti.