Bruxelles – In Italia si muore di meno sotto i 65 anni rispetto alla media europea, anche se in molte regioni si registra un’incidenza superiore alla media dei decessi legati a malattie cardiache e a tumori delle vie respiratorie: sono alcune delle conclusioni che emergono da uno studio statistico sulla mortalità nell’Unione Europea realizzato da Eurostat.
La ricerca conferma che in Europa la differenza di mortalità tra uomini e donne è molto marcata (con un tasso tra i maschi quasi due volte più elevato di quello che si registra tra le donne), di conseguenza lo studio è stato effettuato in maniera distinta per ognuno dei due generi.
Il parametro di riferimento utilizzato dagli esperti di Eurostat per capire meglio i trend europei è quello di «morte prematura» (al di sotto dei 65 anni), che rappresenta di per sè un chiaro segnale dell’innalzamento progressivo della vita media degli europei nel corso degli ultimi decenni. Oltre ad analizzare i trend del tasso di mortalità tra uomini e donne europei, lo studio si sofferma anche sui decessi collegati a due specifiche serie di patologie molto diffuse nell’Ue, le malattie cardiocircolatorie e i tumori delle vie respiratorie.
Uomini – Tenendo conto della mortalità registrata nell’insieme delle fasce d’età analizzate, emerge che l’Italia è, uno dei Paesi che fa registrare il minor tasso di mortalità prematura (al di sotto dei 65 anni). In tutte le regioni d’Italia e nella maggior parte di quelle svedesi, greche e britanniche, osservano gli esperti statistici dell’Ue, si registra in generale una mortalità prematura al disotto della media, indipendentemente dalla fascia d’età esaminata.
Al contrario, i Paesi in cui si muore di più al di sotto dei 65 anni, sono la Francia, le province della costa spagnola e l’area austriaca del Danubio.
Donne – I trend della mortalità prematura tra le donne sono diversi rispetto agli uomini. Il Paese che fa registrare il tasso più elevato è la Danimarca (200 donne ogni 100.000 muoiono prima dei 65 anni), mentre quello con il minor tasso di mortalità tra le donne al di sotto di tale età è la Spagna (120 ogni 100.000). «La regione greca dell’Attica e la Campania – osserva lo studio – fanno registrare tassi elevati», mentre nel resto dell’Italia si osservano livelli compresi tra 128 e 141 morti ogni 100.000, ossia una media lievemente inferiore a quella europea, che supera i 146 decessi prematuri ogni 100.000 morti.
Fonte: Il Giornale di Brescia