Saturday, November 23, 2024

Telefono Amico Italia ha presentato i dati e la sintesi dell’indagine demoscopica «Gli italiani, il disagio e la solitudine», realizzata nel marzo 2008 su un campione rappresentativo di 1.001 italiani, curata da Enrico Finzi, sociologo e presidente di Astra Ricerche, con il contributo di Nokia, e ha illustrato obiettivi e attività del progetto «Osservatorio sul Disagio Emozionale».

BISOGNO DI ASCOLTO – Un allarme e un disagio per i quali gli italiani trovano una risposta – personale e sociale – nel desiderio di una «società dell’ascolto» (il favore è oltre il 70%): 3 italiani su 4 aspirano a vivere in un mondo dove qualcuno sia pronto ad ascoltare senza giudicare. Quando poi la solitudine si fa sentire, i riferimenti sono quasi solamente quelli tradizionali, la famiglia (65%) (che è comunque luogo in cui ci si può sentire soli) e gli amici (41%). Poi ecco un grande vuoto-silenzio da colmare: solo un italiano su 10 si rivolgerebbe a un terapeuta, solo il 4% a un sacerdote. L’80% vede invece con deciso favore un servizio di ascolto volontario e gratuito, associazione cui gli italiani tributano grande favore e a cui chiedono di farsi conoscere di più.

DIFFERENZE REGIONALI – Il campione, rappresentativo di 49 milioni di italiani adulti, è suddiviso in speciali aree territoriali: neo Nord Ovest, Triveneto, Centro alto, Centro basso, Neo Sud . Il neo Nord Ovest, che comprende Piemonte, Val d’Aosta e Lombardia vede le persone più propense a una società in cui la gente «sappia arrangiarsi da sola» (36 e 37% contro il 30% della media nazionale) al contrario del centro basso e del neo-sud (25%). Tra le cause di disagio emozionali sono percepite come più gravi della media le conseguenze di malattie fisiche e psichiche, non avere nessuno che ti possa aiutare o con il quale confidarsi. La solitudine per 1,1 milione di piemontesi, valdostani e lombardi è condizione permanente o prevalente. I residenti in queste regioni che conoscono bene TAI sono di più della media degli italiani (42 contro 36%). Solo 6 abitanti su 100 di queste regioni si rivolgerebbe a terapeuti in caso di solitudine (9% gli italiani).

Articolo tratto da www.corriere.it