L’esame dell’espressione di 15 geni dei globuli bianchi consente di distinguere noduli benigni e maligni con un’accuratezza dell’87 per cento. Lo afferma una ricerca presentata al Congresso annuale dell’American Thoracic Society in corso a Toronto.
La ricerca di marker ematici per identificare il cancro del polmone fin dai suoi primi stadi ha finora incontrato non poche difficoltà anche a causa della varietà di forme con cui esso si presenta. Invece di attuare lo screening sui fattori rilasciati dall’incipiente tumore, il test sviluppato dal ricercatore Vachani (Università della Pennsylvania) e colleghi guarda all’espressione genica nei globuli bianchi in circolo nei soggetti esaminati.
Per testare l’accuratezza e la validità del test i ricercatori hanno reclutato 44 pazienti affetti da tumore del polmone ai primi stadi, e 52 soggetti di controllo che corrispondevano ai priimi per età, sesso, razza e dedizione o meno al fumo. Dopo un accurato esame dei profili di espressione genetica hanno trovato che l’esame dell’espressione di 15 geni forniva un’accuratezza dell’87 per cento.
Articolo tratto da lescienze.espresso.repubblica.it