Diminuiscono gli anziani autosufficienti (da 82% nel 2006 a 78% nel 2008), aumenta chi ha bisogno di aiuto nelle attività quotidiane (da 16,6% nel 2006 a 20,8% nel 2008) e aumenta chi fa controlli e visite mediche ogni 2/3 mesi o una volta all’anno (da 44,9% nel 2006 a 49,1% nel 2008). Cresce tra gli anziani l’aspettativa verso il servizio sanitario nazionale, che viene giudicato adeguato solo dal 52%, percentuale che crolla al 37% al Sud e nelle isole. Sono alcuni dati della prima parte del Rapporto Censis-Salute la Repubblica presentata da Giuseppe Roma, direttore del Censis, a Roma al convegno Terza Età organizzato da Salute la Repubblica e Somedia. Giuseppe Roma ha tuttavia evidenziato il pericolo di una “ipersanitarizzazione perché la pressione delle tematiche di insicurezza e la solitudine può portare a scaricare sul medico e sui farmaci una richiesta molto più semplice, che è di relazione e di non essere emarginato da una società ancora poco attenta al mondo della terza età”.
Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato al convegno il progetto di istituzione nella Regione Marche, già sede dell’INRCA – Istituto di Ricerca e Cura dell’Anziano, dell’Agenzia Nazionale della Terza Età. Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, ha insistito sulla necessità di dare protagonismo sociale alla terza e alla quarta età: “il nostro sistema sanitario” ha detto “ è tutto orientato all’ospedalizzazione perché si cercano politiche di redditività. Per gli anziani serve invece una sanità orientata al territorio che permetta loro di conservare l’integrazione con la società”. Ha sostenuto anche la necessità dell’integrazione assistenziale tra i diversi attori istituzionali, Regione, Provincia e Comune. A proposito delle liste d’attesa – che secondo la ricerca Censis-Salute–la Repubblica sono il primo problema del nostro sistema sanitario – Marrazzo ha detto che il servizio pubblico deve essere in grado di dare risposte, non spingere a rivolgersi al privato. La Regione Lazio ha concentrato gli sforzi in tre direzioni: personale ospedaliero che svolga funzioni ospedaliere, potenziamento del sistema di comunicazione e di distribuzione delle informazioni al pubblico….
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha affermato la necessità dello spostamento dell’età pensionabile per estendere il periodo di attività delle persone. In questo modo si possono ottenere risorse per affrontare i costi della sanità, ad esempio quelli della non autosufficienza. Il sindaco ha aggiunto che occorre attuare una integrazione tra assistenza sociale e sanitaria. “Sarà possibile sottrarre spese al settore sanitario”, ha detto Alemanno, “se si è costituita una rete di assistenza sociale diffusa sul territorio. “Questo”, ha aggiunto,”consentirà anche la creazione di posti di lavoro qualificati per i giovani nell’ambito dei servizi alla persona.”
Sul tema delle badanti extracomunitarie Alemanno, sollecitato da Guglielmo Pepe direttore di Salute- la Repubblica, ha messo in guardia contro il pericolo di essere indulgenti e ha sostenuto la necessità di maggior trasparenza nei percorsi attraverso i quali gli immigrati entrano in Italia. “Ci sarà” ha detto Alemanno “un reclutamento alla fonte di personale più qualificato con razionalizzazione dei flussi di ingresso nel nostro Paese”. In questo modo sarà possibile garantire una maggior sicurezza e affidabilità del personale dedicato al delicato compito dell’assistenza familiare agli anziani.
A margine del convegno Giuseppe Roma, direttore del Censis, ha detto che “la terza età chiede soprattutto alle istituzioni maggior impegno nell’attività assistenziale perché questa non resti legata al fai-da-te dell’aiuto familiare o al supporto di personale che in questo momento rischia di diventare illegale”.
La demografa Manuela Stranges dell’Università della Calabria ha confrontato i dati di Italia ed Europa sul rapporto tra longevità, salute e spesa sanitaria: “l’Italia è, non solo uno dei Paesi più longevi d’Europa, ma negli ultimi anni si è anche registrato un aumento della speranza di vita sia di quella libera da disabilità sia di quella in buona salute per entrambi i sessi.” Cesare Cislaghi dell’Università degli Studi di Milano ha parlato dei costi sanitari dell’invecchiamento e della non autosufficienza. Carlo Alberto Redi, direttore scientifico IRCCS S.Matteo di Pavia, è intervenuto su cellule staminali e medicina rigenerativa, Adriana Albini, responsabile ricerca oncologica IRCCS Multimedica di Milano, ha commentato al sua relazione sul rischio tumori nella terza età. In chiusura il nutrizionista Eugenio Del Toma ha messo in guardia contro la malnutrizione senile, prospettando i possibili sistemi di diagnosi e di prevenzione
Roma Complesso Monumentale Borgo Santo Spirito – 22 e 23 maggio 2008 – Informazioni: www.terzaeta.somedia.it