I pazienti in età avanzata rappresentano il 25% di tutti i traumatizzati cranici, con un trend in crescita, e richiedono ospedalizzazioni quattro volte maggiori rispetto ai pazienti in età pediatrica. A illustrare i dati Roberto Villani, past president della Società italiana di neurochirurgia e coordinatore del Gruppo di lavoro sulle linee guida per il trauma cranico dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale (Agenas), presentate nei giorni scorsi a Roma.
Se si considera l’età delle persone colpite da traumi cranici, ricordano gli esperti, si registrano due picchi uno tra i 16 e i 35 anni – con traumi causati soprattutto da incidenti stradali – e uno, meno pronunciato, dopo i 70 anni, con traumi causati soprattutto da cadute in casa.
Articolo tratto da ADN-KRONOS