A invecchiare si impara. E per insegnare ai cinquantenni a invecchiare bene, c’è la nuova figura del “life trainer”, una sorta di personal trainer che guiderà il paziente verso una terza età sana e serena, educandolo a corretti stili di vita, prevenzione, screening, diagnosi precoce, interventi farmacologici mirati. àˆ una delle novità presentate al 52 congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria che si è tenuto a Firenze a fine novembre.
Il “life trainer’ “fa parte del progetto Healthy Aging, che prevede la formazione, attraverso appositi tutor, dei geriatri, che si rivolgeranno poi non solo agli anziani, ma, appunto, ai cinquantenni, dando loro indicazioni personalizzate sullo stile di vita.
C’è però chi – ed è un’altra notizia uscita dal congresso – alla soglia dei 60 anni scopre l’Aids. Un fenomeno nuovo, che cresce con l’allungamento della vita media e la possibilità di mantenere un’attività sessuale anche in età avanzata. Di fatto, su 4.300 nuovi casi di sieropositività , 1.400 persone (oltre il 30%) hanno più di 60 anni. E ai nuovi contagi tra gli ultrasessantenni, si aggiungono i casi di quanti hanno contratto il virus da giovani e, grazie alle medicine, sono riusciti a invecchiare. Più degli altri, gli anziani sieropositivi rischiano l’emarginazione sociale: la famiglia prende le distanze, spesso la verità viene tenuta nascosta.
Dal congresso anche la graduatoria delle città centenarie. In ordine: Trieste (3.84 per 10 mila abitanti), La Spezia (3.32), Belluno (3.06).
Fonte: Repubblica.it