Presso la sede di SPES – Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio in via dei Mille 6 è stata presentata la nuova campagna di microprogetti per una Civiltà dell’Amore.
Alla presenza dei rappresentati di sindacati, imprese, volontari ed operatori sociali sono state proposte alcune iniziative tese ad aiutare concretamente persone che vivono nei posti ove la guerra, le carestie e le discriminazioni sociali hanno alimentato situazioni di povertà al di là di ogni immaginazione.
Gli interventi dei rappresentati del Vaticano, del COR UNUM, del sindacato e delle aziende hanno evidenziato come una capillare rete di solidarietà può risultare determinante per alleviare, se non risolvere, situazioni drammatiche nel sud del mondo.
Molti degli interventi hanno messo in evidenza come, oltre all’aiuto economico diretto agli istituti missionari che operano sul posto, il futuro dovrà vedere la realizzazione di progetti di sostentamento a programmi di istruzione e di formazione in loco. Molti paesi, infatti, pur edificando le scuole, non hanno le risorse da destinare alla retribuzione degli insegnanti.
Altro tema, che ha polarizzato l’attenzione della platea, è stato il progetto per la formazione di mediatori culturali che possano fare da ponte per iniziative imprenditoriali da realizzare in loco o promuovere in modo totalmente innovativo un turismo etico e sostenibile organizzato con piccoli imprenditori locali.
Elemento distintivo di tale progetto è che i mediatori culturali saranno individuati tra lavoratrici italiane over 40 espulse dal mondo del lavoro.
Fonte: Segnalazione