L’Istat promuove la Finanziaria, in grado, sostiene l’istituto nazionale di statistica, di alleviare «l’intensità della povertà » in maniera marcata. Secondo il presidente dell’Istat, Luigi Biggeri, in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, gli sconti fiscali previsti dalla manovra approvata dall’esecutivo (bonus incapienti, sgravi Ici e detrazione affitti) interesseranno nel complesso 18 milioni di famiglie.
BONUS INCAPIENTI – In particolare, ha detto Biggeri, il «bonus incapienti» previsto dalla manovra 2008 produrrà una «marcata riduzione dell’intensità di povertà ». Con il taglio dell’Ici, le detrazioni per gli affittuari e il bonus, ha spiegato, “in termini distributivi si ridurrebbero gli indici di disuguaglianza di circa 2-3 decimi di punto percentuale. Tuttavia, a differenza di precedenti interventi di riduzione delle situazioni di disagio, si avrebbe una marcata riduzione dell’intensità di povertà (pari a quasi 1 punto percentuale), grazie al rimborso forfettario alle famiglie che non pagano l’Irpef. Anche se, ha precisato, allo stato attuale, questo intervento ha natura temporanea”.
REDDITO MEDIO IN AUMENTO – Le misure fiscali contenute nella manovra (bonus incapienti, sgravi Ici e detrazioni affitti) «farebbero aumentare in media di 155 euro il reddito disponibile familiare (+0,5%)», secondo i calcoli dell’Istat citati da Biggeri. Il guadagno medio delle misure fiscali, considerate nel loro complesso, «varia da 524 euro per quelle più povere a circa 100 euro per quelle più ricche». Secondo le simulazioni dell’Istat, «l’aumento più consistente andrebbe alle famiglie con più di 4 componenti e ai nuclei con persona di riferimento operaio (rispettivamente 413 e 223 euro in media); all’opposto le famiglie con uno o due componenti e con persona di riferimento anziana o pensionata riceverebbero guadagni relativamente ridotti (tra 85 e 119 euro)».
Fonte: Corriere.it