In occasione della Festa dei Nonni di domani 2 ottobre 2007, l’Auser Nazionale rilancia la necessità e l’urgenza per l’Italia di dotarsi di una legge sull’Invecchiamento Attivo che dia dignità a tutte le età della vita, anche a quella che va’ oltre l’età lavorativa, perchà© la Festa dei Nonni non si risolva in un appuntamento inutile e privo di sostanza.
“La Festa dei nonni rischia di tradursi in una data sul calendario – sottolinea il presidente nazionale dell’Auser Michele Mangano – in cui con parecchia retorica si celebra l’importanza del ruolo dei nonni nella famiglia e nella società , per poi dimenticarsene il giorno dopo. Si rischia di rimanere imprigionati in sentimentalismi che non aiutano a valorizzare nel giusto modo il ruolo degli anziani nella società italiana.
Ben venga la festa, ma ciò che noi auspichiamo è una politica per l’invecchiamento attivo fondato sul benessere, sulla solidarietà , sui diritti di cittadinanza degli anziani. “
L’Italia invecchia sempre di più, nel nostro Paese il tasso medio dell’invecchiamento della popolazione ha superato il 18%, secondo solo a quello del Giappone; il 20% della popolazione è over 65 e la tendenza per il 2050 è di un ulteriore aumento del 10%.
L’Auser una delle più grandi associazioni di volontariato impegnata a valorizzare il ruolo attivo degli anziani, rilancia alle Istituzioni in occasione della Festa dei Nonni 2007, la sua proposta per una legge quadro sull’Invecchiamento Attivo.
Una legge che contenga alcuni punti precisi:
- Il superamento delle tradizionali sequenze dei periodi di vita come fasi distinte (scolarizzazione – lavoro – pensione) e dunque la promozione e valorizzazione del concetto dell’apprendimento permanente degli adulti.
- Una corretta interpretazione ed attuazione del principio della sussidiarietà orizzontale che valorizzi il ruolo della cittadinanza attiva e della cura rispetto ai beni comuni e al rapporto integrato tra pubblico e privato.
- La netta distinzione tra le pratiche di invecchiamento attivo e misure a sostegno del reddito e la distinzione netta tra le forme di volontariato e lavoro retribuito.
Una legge quadro sull’invecchiamento attivo deve, inoltre, prevedere strumenti di aggiornamento e riqualificazione per quei lavoratori che, vicini alla pensione, rischiano di essere espulsi dal posto di lavoro.
Fonte: Comunicato stampa Auser