Saturday, November 23, 2024

Riducendo i fattori di rischio, adottando un corretto stile di vita, cioè non fumando, svolgendo una regolare attività  fisica e scegliendo una sana ed equilibrata alimentazione, si può ridurre fino del 44% la mortalità  dovuta alle malattie cardiovascolari. Lo dimostrano studiscientifici condotti in altri paesi, ma ovviamente la sfida è anche alla nostra portata.

Le persone in cura per le malattie cardio-cerebro-vascolari sono più di 800.000 soltanto in Italia. Ogni anno nascono 4.000 bambini cardiopatici. Il 42% delle morti registrate in Italia sono dovute a queste
malattie e quasi il 24% della spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale è assorbita dal trattamento delle persone.

Ma, sebbene l’attore principale sia il singolo, che in prima persona può ottenere soddisfacenti risultati
se solo lo vuole, per vincere la sfida non possiamo fare a meno di una presa di coscienza della società ,
in primo luogo della famiglia e delle istituzioni. Ecco perchà© la Giornata Mondiale per il Cuore 2007
pone l’accento sul legame, o meglio sul patto che deve esistere tra la responsabilità  individuale, la
partecipazione della famiglia e l’intervento delle istituzioni con l’obiettivo di agire concretamente con
programmi efficaci di prevenzione delle malattie cardiocerebrovascolari.

Fonte: Segnalazione Ufficio Stampa Multimedia Healthcare Communication