Cresce l’età media della popolazione aretina, e aumentano le persone non autosufficienti che necessitano di assistenti familiari. Per questo nasce il progetto “In Famiglia” realizzato in via sperimentale nella zona socio sanitaria Aretina e Valtiberina, che ha come obiettivo primario quello di favorire la domiciliarità per le persone non autosufficienti e nel contempo far emergere il lavoro nero svolto dalle “badanti”.
Verranno aperti sportelli zonali di informazione, a cui possono rivolgersi sia le famiglie sia gli assistenti familiari. Gli sportelli forniranno alle famiglie interessate l’elenco degli assistenti familiari già formati e informazioni su come compilare la domanda di richiesta di contributo. Si troveranno presso il Centro per l’integrazione di Sansepolcro, presso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Arezzo e presso Anolf/Cisl, partner del progetto. Saranno infatti la zona sociosanitaria Aretina e quella Valtiberina ad avviare la fase pilota di questo progetto, che verrà poi esteso anche alle altre zone del territorio provinciale. All’apertura degli sportelli, alla creazione degli elenchi e ai corsi di formazione per l’assistenza familiare, si aggiunge anche la possibilità , per le famiglie con basso reddito, di avere un contributo economico fino ad un tetto massimo di mille Euro.
Articolo tratto da www.arezzoweb.it