Il Comune di Torino annuncia una rivoluzione per l’edilizia pubblica con alcune proposte molto innovative. Grazie alla Compagnia San Paolo parte il progetto del ‘co-housing’, l’abitare insieme, con aiuti per anziani e lavoratori precari. Verranno realizzati condominii a misura di anziani: alloggi e grandi spazi comuni per incontrarsi, con ambulatori medici, lavanderie e baby parking che potranno essere utilizzati anche dagli altri abitanti del quartiere. A Porta Palazzo un condominio ospiterà 18 anziani, soli o a coppie, e destinerà altri 12 alloggi a mamme con bambini. Cosàì gli anziani avranno bimbi ad animare le loro giornate e le mamme lavoratrici non avranno spese per la baby sitter.
In via San Massimo (la sperimentazione è già partita questa estate e sarà riconfermata) 12 ragazzi dell’associazione Acmos Gruppo Abele pagheranno 500 euro per un alloggio di medie dimensioni in centro e in cambio andranno a fare la spesa per gli anziani del condominio. Nelle case Atc di via Arquata, corso Grosseto e via Biglietti, nei prossimi mesi 192 appartamenti saranno assegnati a chi è troppo ricco per avere una casa popolare ma troppo povero per pagare un affitto nella locazione privata.
Articolo tratto da Auser